PORTO RECANATI - Non si placa il confronto a distanza tra Luca Davide, rappresentante del Comitato Sicurezza Hotel House, e l'avv.to Ilaria Soricetti. amministratrice condominiale del complesso.

"È infatti lei con i suoi inadempimenti a causare la sempre maggiore morosità dei condomini. Occorre che questa verità emerga con ogni evidenza" ,scrive Davide in una articolata nota.

Per Luca Davide i fondamentali doveri dell’amministratore condominiale sono tre e li elenca dettagliatamente:porto recanati hotel house

"1) Entro sei mesi dalla nomina egli deve provvedere ad agire giudizialmente nei confronti dei condomini morosi. Tale dovere è talmente importante che se l’amministratore non procede in tal senso può essere revocato per tale motivo;

2) L’amministratore deve presentare il rendiconto ed il preventivo delle spese/entrate condominiali almeno una volta all’anno. Dalla data della sua nomina (dicembre 2019) l’avv. Soricetti ha provveduto una sola volta convocare l’assemblea ordinaria e a rendere il conto. Addirittura ha convocato una assemblea straordinaria per deliberare sulla procedura di ristrutturazione mediante “bonus” ma neanche in quella sede ha reso il conto della sua amministrazione durante la quale, lo si ricorda, ella ha incassato somme ingenti (il cui effettivo importo non è stato mai ufficializzato ai condomini) per l’affitto della sommità dell’edificio ai gestori della telefonia onde posizionare le loro enormi antenne;

3) in occasione dell’unica assemblea ordinaria convocata dall’avv. Soricetti la stessa, su richiesta del sindaco di Porto Recanati, si è formalmente impegnata per l’intervento alle fogne del condominio. In quella assemblea si autorizzò l’amministratrice al posizionamento delle antenne telefoniche sulla sommità dell’edificio e ad incassare il relativo importo. Quando dopo la scadenza del suo mandato le fogne sono esplose inquinando i vicini laghetti di altrui proprietà, i condomini si sono accorti che nulla era stato fatto".

Nella sua nota Davide aggiunge che "l’amministratrice pur non presentando il rendiconto ebbe a difendersi circa il mancato intervento sulle fogne sostenendo la mancanza di fondi, nonostante avesse assunto l’impegno quando ancora doveva incassare dalle società di telefonia gli importi dovuto per l’affitto del tetto. Da quel momento i condomini per problemi di disinfestazione, di pulizia dei rifiuti e per altre opere urgenti iniziarono as operare mediante “collette” onde essere sicuri dell’intervento. Il mandato alla Soricetti è scaduto a dicembre 2021. Per Legge prima della scadenza (tuttalpiù subito dopo), l’amministratore deve convocare l’assemblea per la nomina del nuovo amministratore. L’avv. Soricetti ha convocato l’assemblea solo 4 mesi prima della scandenza del suo mandato ma non ha chiesto ai condomini di confermarla per il successivo biennio o di nominare altro amministratore. Per Legge, una volta scaduto il mandato l’amministratore deve proseguire la sua opera solo per l’ordinaria amministrazione in attesa della nuova nomina da deliberarai con assemblea. Sempre per Legge, una volta che l’amministratore è decaduto non gli si può più fare causa per revocarlo giudizialmente perché non si può revocare chi non è in carica che sta agendo solo per l’ordinaria amministrazione! Orbene, l’amministratrice non ha più convocato l’assemblea per la nomina di nuovo amministratore ed ha continuato a rimanere in carica. Non ha comunicato neanche se per tale periodo di prorogatio ha continuato a prelevare il suo stipendio che, è bene sottolinearlo, non spetta all’amministratore dopo la sua scadenza. In tale situazione la Legge prevede che si possa chiedere all’amministratore di convocare l’assemblea per la nomina di altro amministratore. Se egli non la convoca entro il tempo previsto i richiedenti possono convocare loro l’assemblea! Tutto ciò però funziona per un normale condominio. Nel caso dell’Hotel House (circa 500 tra appartamenti e locali commerciali) è praticamente impossibile per chicchessia convocare l’assemblea senza entrare in possesso dell’anagrafe condominiale che viene tenuta dall’amministratore. Ciò anche a causa di tante situazioni di recupero credito avviate dalle banche. Orbene, oltre 200 condomini proprietari hanno richiesto (con raccomandata a.r. ) all’avv. Soricetti la documentazione attinente le convocazioni precedenti: ella ha rifiutato di concederla. Ciò nonostante sia stata diffidata (sempre con raccomandata a.r.) per i danni che stava causando".

"In tale situazione- prosegue ancora Davide- i 200 condomini proprietari di appartamenti, unitamente ai propri rappresentanti di comunità islamiche, si sono rivolti al Trobunale chiedendo di nominare l’l’amministratore da loro individuato per ovviare tale incresciosa situazione. Il Giudice ha preso atto delle ragioni dei ricorrenti ricordando però che ii Tribunale può intervenire nominando un amministratore giudiziario solo se prima c’è stata una assemblea che non è riuscita nell’intento. Assemblea che, come sopra detto, non si può fare senza la consegna delle ricevute di ritorno delle precedenti assemblee e delle successive modifiche dell’anagrafe condominiale. Insomma appare documentalmente provato come l’avv. Soricetti faccia del tutto per non permettere la nomina di nuovo amministratore ed in particolare quello indicato dalle varie comunità. Infine una considerazione: se una intera comunità che vive in dichiarato stato di degrado sostiene che potrebbe essere meglio amministrata da soggetto (qualificato ad essere amministratore condominiale secondo le norme delle vigenti leggi) che vive tra loro, non è forse segno di fiducia oltre che riconoscimento di responsabilizzazione rispondere".

"In ogni caso - conclude Davide-, non dovrebbero le istituzioni intervenire laddove un ammnistratore giudiziario si comporti come descritto esasperando una comunità già di per se esasperata per le proprie condizioni di vita? Tra le tante una circostanza è certa più delle altre, solo chi non ha mai pagato il condominio ed intende ancora non pagarlo vuole che l’avv. Soricetti permanga nel suo ruolo di amministratore".