ANCONA - In Aula la lezione degli studenti e l’invito del Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma a conoscere la cultura ebraica e il suo contributo oltre la Shoah.

Ad un anno dal venticinquesimo anniversario dell’istituzione del Giorno della Memoria, nell’Aula del Consiglio regionale la seduta aperta viene dedicata, come spiegato in apertura dal Presidente Dino Latini, “alle storie delle persone, ai sentimenti, al dolore, alla disperazione, per immaginare uno sguardo, per fare in modo che non si perda l’essenza e il significato di questo giorno, per non ridurre il tutto ad un superficiale resoconto di numeri e di date”.

Alla storia di Gena Turgel, la “Sposa di Belsen”, ricordata dallo stesso Presidente Latini, si sono aggiunte le storie raccontate dalle sei scuole vincitrici del concorso del Miur “I giovani ricordano la Shoah”. foto giorno memoria n.1

Protagonisti il campione Gino Bartali, la giornalista sopravvissuta Edith Bruck, lo scrittore superstite Shlomo Venezia, narrati con video, musica, parole. Fino alla realizzazione di un intero sito come fonte di consultazione per conoscere la Shoah nelle Marche, con documenti e testimonianze di ogni provincia.

“Come trasmettere la memoria quando i testimoni non ci saranno più? - si domanda la Presidente della Comunità ebraica di Ancona, Manuela Russi – Non solo ricordi, ma anche studio rigoroso della storia”. “Dobbiamo studiare quello che è successo e capire perché è successo – ribadisce Riccardo Di Segni, Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma – E’ necessario per poter identificare fin dall’origine le ideologie di violenza e di sopraffazione che impediscono la convivenza civile tra i popoli”. E termina invitando a conoscere il popolo ebraico anche oltre l’Olocausto, “la persecuzione ha messo una terribile barriera, ricordiamo il contributo della Comunità ebraica nella storia di ogni Paese, anche di questa città e di questa regione”. Prima delle conclusioni del Presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli, sono intervenuti Matilde Della Fornace (Anpi Marche), Silvana Giaccaglia, Presidente Anmig (Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra), Marco Labbate (Istituto Storia Marche) e Clara Ferranti della Rete universitaria per il “Giorno della Memoria. “Il valore attivo della memoria – ha affermato Acquaroli - serve a non dimenticare tragici e inaccettabili fatti del passato e ci ricorda il dovere di parlare con i giovani”.

“I GIOVANI RICORDANO LA SHOAH”

“Il dovere della memoria e l’impegno al coraggio perché questo non si ripeta” è stato l’invito del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti agli studenti delle sei scuole presenti in Aula, vincitrici del concorso del Miur “I giovani ricordano la Shoah”.

Per le scuole primarie l’Istituto Comprensivo Castel Di Lama 1 (AP), classi 5^A e 5^B, con "Sali in sella ... Non restare solo a guardare" e l’Istituto Comprensivo di Montegranaro (FM), 5^A, "Percorso educativo-didattico per il Giorno della Memoria”.

Per le scuole secondarie di primo grado l’Istituto Comprensivo "Enrico Medi" di Porto Recanati (MC), con il progetto "Documentario su Auschwitz, per non dimenticare" che ha coinvolto le cinque terze classi, e l’Istituto Comprensivo "Giuseppe Mazzini" di Castelfidardo (AN) con il lavoro "Sonderkommando - Memoria di un sopravvissuto" realizzato della classe 3^B.

 

Per le scuole secondarie di II grado l’Istituto superiore Savoia Benincasa di Ancona, con il sito "La Shoah nelle Marche" costruito dalla classe 4D Scientifico, e il Liceo Rinaldini con l’elaborato "Fa' o Signore che io non divenga fumo" prodotto da 5^M - 5^G - 5^ H e dal coro dell'Istituto.

foto giorno memoria 2 Acquaroli Di segni Latini