PORTO RECANATI – Dopo la succinta sortita dei giorni scorsi sul profilo “Porto Recanati Giovani” inerente un progetto teso a realizzare una sorta di cittadella dello sport ed inclusione, con tutta una serie di servizi annessi, il geom. Massimo Giaquinto (tra l’altro fondatore del movimento nel 2021) è stato notato ieri in compagnia del suo avvocato, Giorgio De Seriis di Civitanova, insieme ad alcune persone, un gruppo di queste addirittura al seguito del professionista con una vettura del Corpo Diplomatico.
La comitiva è stata vista aggirarsi tra Scossicci e le campagne tra Porto Recanati e Porto Potenza.
Raggiunto telefonicamente Giaquinto non si sbilancia più di tanto e conferma quelle anticipazioni di cui avevamo già riferito: un polo sportivo tra i più grandi d’Italia con 4 campi di calcetto regolamentari, due campi di calciotto, un campo ad undici e, novità, campo destinato alle attività per disabili nel solco di un progetto quanto più possibile inclusivo.
Incalzato aggiunge che “è prevista una scuola calcio, una sala polispecialistica, una piscina olimpionica, inseriti laboratori per la formazione dei giovani al lavoro, un bar, un ristorante disco con 600 posti a sedere dove si mangerà carne pesce e sushi; una pista per preparare futuri piloti e spazi verdi. Il tutto progettato e realizzato sempre tenendo conto dell'inclusione dei diversamente abili e in maniera ecosostenibile con il sistema Speedy Home. Saranno realizzati anche un parcheggio per 500 posti auto e una struttura ricettiva (mini appartamenti, b&b) per venti unità atte a ricevere sia gli atleti fuori regione sia turisti in cerca di sistemazioni familiari a basso costo”.
Da prime stime l’iniziativa porterà lavoro ad oltre un centinaio di persone.
Ma chi erano gli investitori, arrivati addirittura scortati?
Giaquinto fa spallucce e sorride e prima di un non commenti aggiunge “prima delle elezioni a Porto Recanati si farà”.
In punta di spillo invece l’avv. De Seriis per il quale “questa operazione sarà lo schiaffo morale a chi, nei confronti del mio assistito negli ultimi anni ha creduto a menzogne. Saranno i fatti a parlare per noi. Io e il mio assistito, come atto formale, chiediamo alle istituzioni locali di cogliere questa grande opportunità che ribadiamo vedrà partecipe anche il CONI”.