PORTO RECANATI – Nel tragico schianto lungo la Regina tra un camion ed una Fiat Punto ha perso la vita il 71enne Umberto Marsili, il ciclista giramondo che in bici aveva percorso migliaia di km portando a far conoscere il nome di Porto Recanati e del Rione Grotte di Loreto.
Il peso degli anni lo aveva un po’ “frenato” da programmare nuove imprese, l’ultima nel 2022 quando in solitaria aveva completato un giro d’Italia percorrendo 6000 km in due mesi.
Sempre indossando una maglia arancione del Gruppo Ciclistico Porto Recanati.
Nel 2023 il giro della Corsica, poi nel 2024 il Cammino di Santiago.
L’impatto, come riferito in cronaca di Potenza Picena, lungo la Regina e lo schianto è stato fatale per “Mberti”, cone era conosciuto. I VVF del Fuoco hanno dovuto tagliare le lamiere per consentire i soccorsi ma per Marsili non c’era già più nulla da fare.
La notizia si è subito sparsa a Porto Recanati dove Marsili in pratica passava le giornate, vivendo in quella frazione Grotte “di confine” di Loreto. Ma era con il Porto che aveva il più forte legame.
“Negli scorsi anni con le sue imprese di Marsili ha portato in giro per il il nome di Porto Recanati – commenta Il sindaco Andrea Michelini -. Abbiamo appreso con grande dispiacere la tragica notizia. Umberto era una persona molto conosciuta a Porto Recanati e ha condiviso la sua passione per i lunghi tour in bicicletta sia con l’amministrazione che con i tanti amici che aveva in città. In uno dei suoi viaggi in bici portava con orgoglio, sulla sua bicicletta, la maglia e la bandiera di Porto Recanati che gli avevo personalmente consegnato. Ai suoi familiari vanno le nostre più sentite condoglianze per la perdita del caro Umberto".
Uno dei suoi più cari amici, ma anche colui che informava la stampa dei raid in programma di Marsili, è stati Ighli Sisti che così lo ricorda: “Sono distrutto, sotto shok, una notizia tremenda, devastante, ancora una volta, ancora una maledetta volta, un carissimo Amico, un carissimo Amico è venuto a mancare tragicamente, l'Amico 'Mbertì, ci ha lasciato. Sono ancora incredulo, ci siamo visti al Parco Kronberg, due giorni fa, io con il cane lui con la sua bici. Gli ho chiesto se aveva in progetto uno dei suoi viaggi in solitaria in bicicletta, mi ha risposto di no, era preoccupato, aveva paura di ripartire, sentiva la fatica e il peso dell'età. Oggi la triste notizia del grave incidente stradale che ne ha causato la morte ... Ciao Amico mio, ti saluto con il dolore e la morte nel cuore, che possa il vento essere sotto le tue ali, mentre ascendi al cielo, nel tuo ultimo viaggio in bicicletta ...”.