L’attuale amministrazione comunale di Potenza Picena rivendica a suo merito l’apertura al pubblico del parco dei laghetti. In effetti l’unico merito della giunta in carica è quello di aver inaugurato un’opera ereditata dalle precedenti amministrazioni a guida PD.

Purtroppo oggi dobbiamo a malincuore costatare che il sindaco Tartabini non è in grado neanche di garantire l’apertura e la fruibilità di quel parco che dalla fine dell’anno è stato chiuso al pubblico.

È opportuno ricordare che il parco dei laghetti fa parte di un progetto più generale promosso negli anni 90 dall’amministrazione Morgoni per valorizzare il territorio a nord di Porto Potenza puntando sulla ricettività turistica e sulla fruibilità a livello sportivo e del tempo libero da parte di turisti e cittadini in una cornice di qualità ambientale.Parco dei Laghetti 3

Con questo obiettivo furono avviati i contatti con i proprietari delle aree per trovare una giusta sintesi tra gli interessi privati e quelli della comunità. Dentro tale cornice fu quindi portato avanti il progetto del parco dei laghetti anche grazie alla passione e alla collaborazione attiva del signor Giuseppe Capozucca.

La previsione urbanistica relativa al parco dei laghetti fu inserita nel piano regolatore approvato definitivamente il 2/11/2018 dal consiglio comunale.

È pertanto quanto meno singolare che oggi il sindaco proponga una revisione delle previsioni urbanistiche che la sua maggioranza ha votato appena due mesi fa in consiglio comunale.

Ancor più singolare appare il fatto che tale accorata ispirazione ambientalista si manifesti dopo che, per la prima volta, un soggetto privato ha formulato una proposta concreta per l’acquisto dell’area e la realizzazione del relativo piano.

L’area dei laghetti è stata strappata dai precedenti amministratori a decenni di incuria, di degrado e di marginalità e ha ancora grandi potenzialità da esprimere.

Noi siamo aperti ad ogni soluzione ragionevole e praticabile nell'interesse della comunità locale. Ciò che non è tollerabile è l’assenza di chiarezza e la mancanza di coraggio nel decidere coprendosi dietro motivazioni ambientaliste che appaiono palesemente pretestuose.

Non ci resta quindi che invitare l’amministrazione comunale a chiarirsi le idee e a lavorare concretamente per evitare di creare un danno alla comunità locale sciupando un’opportunità di valorizzazione territoriale e turistica ma anche di sviluppo economico e occupazionale di cui è persino superfluo sottolineare l’importanza.
Fausto Cavalieri