a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

POTENZA PICENA - L’avvocato Silvano Mazzoni di Potenza Picena ha fatto pubblicare all'interno dell’opuscolo che è stato stampato per le celebrazioni italo-argentine del 1967, che hanno poi portato, all’inaugurazione della Piramide de Mayo di Largo Leopardi il giorno 16 Luglio 1967, un interessante scritto storico del dott. Dazio Olivi “Notizie topografiche di Monte Santo”, pubblicato a Fano nel 1850. La pubblicazione è oggi introvabile.

In quel periodo il dott. Dazio Olivi era a Monte Santo dove svolgeva il compito di Medico condotto della nostra città.

Era nato a Loreto nel 1814 da Giuseppe e con la sua famiglia, sua moglie Francesca Galizi di Senigallia ed i suoi 4 figli, Dante, Italiano, Leonida e Torquato, abitavano in contrada stemma catasto rusticoSant’Agostino, oggi Via Silvio Pellico.

Prima di venire a Monte Santo il dott. Dazio Olivi aveva già lavorato a Senigallia, Fano, Marina di Montemarciano e successivamente a Filottrano. È morto nel 1889.

Nel testo c'è un evidente errore, quando parla delle Parrocchie di Monte Santo esistenti nel 1850 indicandone 4, in quanto all'epoca erano solo 3, quella di Santo Stefano, che contava 3.654 anime, quella di San Giacomo Maggiore, con 1.320 anime ed infine quella di San Girio, con 1.402 anime.

È una bellissima e completa raffigurazione della nostra città di 170 anni fa, testo pubblicato prima della stampa del libro di Carlo Cenerelli Campana sulla storia di Monte Santo, avvenuta solo nel 1852.

Abbiamo ritenuto opportuno far conoscere questo testo ai nostri affezionati lettori, in quanto lo riteniamo straordinario per come presenta la nostra città, che contava all'epoca oltre 6.000 abitanti.

a cura del dott. Dazio Olivi
« Montesanto è una antica e illustre terra della Marca di Ancona, nella delegazione di Macerata, Diocesi Arcivescovile di Fermo, posta in ameno colle, sulla destra riva del Potenza, distante di una lega al N. E. dal mare Adriatico, di quattro e mezza al N. E. di Macerata e di una e tre quinti al S. da Loreto. È costituita su di un vago e ben ordinato disegno; dimodoché le sue contrade fanno tutte capo alla piazza Grande che sta nel centro. Ha mura castellane, le quali hanno un miglio di circuito e tre porte. Parecchi edifici vi sono, che meritano qualche menzione; come il palagio governativo, che ha unita una bella torre ed il palagio del Municipio, che di un comodo portico è ornato. Montesanto ha sedici chiese, fra le quali sono da rammentare la chiesa di S. Stefano, che è insigne Collegiata, quella di S. Agostino e l'altra di S. Francesco: hanno vi quattro parrocchie e sei corporazioni religiose. Vi è un Istituto di pie donne sotto il nome di Addolorate, non astrette da voti, le quali dannosi all’arte di tessere tele di ogni qualità e tappeti bellissimi di cotone o di lana, ed alla istruzione delle fanciulle. Avvi un orfanatrofio e un istituto di dotazione per povere ed oneste zitelle, un Monte di pietà pecuniario, un Refugio per i vecchi inabili ed uno Spedale. Montesanto ha un censimento rustico di cinquecentoventinovemila scudi romani; è capoluogo di Governo ed ha una popolazione di oltre seimila abitanti comprensivi quelli del territorio. È molto coltivata in questo paese la industria agricola; ed havvi una buona fabbrica di terraglia, la quale ogni di vassi lodevolmente perfezionando. I campestri dintorni di Montesanto sono deliziosissimi, e da qualsiasi parte delle mura castellane l’occhio dei riguardanti si volga, contempla una stupenda veduta di mare, di pianura, di montagna; ed in ispecialità dalla piazza di S. Francesco si gode un paesaggio meraviglioso. Dal lato dei Cappuccini vedesi la riguar-devole ed amenissima Villa Buonaccorsi ornata di giardini, boschetti, grotte, giochi di acqua e d’altri piacevoli sollazzi. In prossimità del paese ammirasi ancora un picciolo, ma elegante giardino dei signori conti Marefoschi. Fertile specialmente di frumento, di vino, di olio, è il territorio di Montesanto: le cose necessarie alla vita vi sono buone ed a prezzi discreti ed equi; l’aria vi è purissima; il clima n’è temperato: ma vi dominano certe stagioni li venti sciroccali; Montesanto è celebre nella storia picena del Medio Evo. Imperciocchè fu soggetta a molte avventure di sommovimenti civili e di guerre; fu in lega amichevole con la Repubblica di Venezia; ebbe una piccola parte nei fatti di quel tempo antico, doloroso ed insieme glorioso all’Italia; e fu Madre aperta e generosa ad uomini per lettere, scienze ed armi reputati e di grande animo. »

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