nota del PD

POTENZA PICENA - Ci risiamo. L’amministrazione di destra del comune di Potenza Picena dà ancora prova della sua parzialità storica e istituzionale nei confronti della tragedie causate dal nazifascismo.

Il Giorno della Memoria, commemorazione internazionale delle vittime dell’Olocausto, dovrebbe ribadire il “dovere doloroso del ricordo”, come ha sottolineato anche il nostro Presidente della Repubblica Mattarella, affinché mai più si verifichi la consapevole e brutale sistematizzazione di un apparato di morte del “diverso” e affinché non si resti più indifferenti di fronte ai soprusi protratti in nome della razza, della religione, del pensiero politico avverso, delle patologie fisiche.

L’Amministrazione Tartabini ha promosso una sola iniziativa: una rappresentazione teatrale basata su un incontro nel 1934 tra due leaders della comunità ebraica europea che, seppur site gallery giornatestoricamente interessante, risulta un atto marginale e di distrazione rispetto alla drammaticità delle persecuzioni e del piano di sterminio ad opera del nazifascismo.

Altri momenti di approfondimento per i cittadini e per le scuole? No.

Altro trattamento ha avuto invece il Giorno del Ricordo, triste e doveroso momento di memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo. A questo evento è stata riservata la cornice ben più spaziosa del teatro Mugellini: in scena una rappresentazione, un approfondimento storico a cura del professor Parlato, una testimonianza personale.

Perché si è scelto di creare un momento formativo solo per il “giorno del ricordo”?

Perché per esso l’Amministrazione ha anche proposto alle scuole una simile iniziativa mentre per la memoria dell’Olocausto no?

Gli amministratori hanno voluto trattare le due ricorrenze con “due pesi e due misure”.

Era invece doveroso garantire almeno la stessa attenzione al 27 Gennaio. Mentre il Capo dello Stato fa un intervento profondo, di unità, di spessore e di condanna di ogni eccidio e di ogni regime totalitario, questa Giunta utilizza il denaro della comunità per strumentalizzare le ricorrenze a proprio piacimento, mentre chi riveste incarichi istituzionali dovrebbe testimoniare un profilo equilibrato e limpido, specialmente con le scuole e i ragazzi. I nostri amministratori, invece di essere amministratori di tutti, dimostrano di non essere in grado di spogliarsi delle loro appartenenze e ciò ferisce la coscienza civile.

Dopo il “disturbati” dedicato ai militanti dell’ANPI nel famoso audio della Sindaca Tartabini, abbiamo atteso invano le scuse dell’Onorevole Acquaroli presente alla nota cena fascista. Il tutto in un contesto nazionale che vede una continua e costante riproposizione di rigurgiti fascisti e razzisti.

L’amministrazione Tartabini inizi ad occuparsi con serietà e dedizione dei tanti “incompiuti” che sta seminando sul nostro territorio e lasci da parte l’identità partitica!