di Giulia Foglia, coordinatrice cittadina PD

POTENZA PICENA - Ormai è abitudine dell'amministrazione dirottare l'attenzione dalle questioni che le vengono poste alle "pretestuose" richieste di chiarimento della controparte.

E pensare che il servizio bibliotecario come lo riattiveremo noi, ovvero per la sola richiesta e consegna dei testi, è stato già ripristinato in altri comuni alla data del 18 maggio (notizia facilmente riscontrabile sulla stampa locale! Fra tutti i comuni di Porto San Giorgio e Recanati).

Restano vietati gli assembramenti, in biblioteca come in qualsiasi altro luogo, e per far questo le "amministrazioni e i soggetti gestori possono individuare specifiche misure organizzative".biblio2

Da noi si accederà alla sola sala Boccabianca, quindi non ai veri locali della biblioteca, e solo per ritiro/consegna dei testi.

Insomma non una vera e propria riapertura della biblioteca ma un semplice ripristino del servizio di prestito.

Sarebbe bastato dire che queste erano le modalità con cui si intendeva riattivare il servizio e spiegare perché non lo si era fatto prima, se c'era un motivo dunque!

Motivo non c'è, è evidente, se non una poco tempestiva e poco attenta riorganizzazione che porta addirittura a comunicare la riattivazione del servizio a mezzo stampa per il 26 di Maggio, mentre da avviso veicolato dalla pagina Facebook della Biblioteca il servizio riparte il 27.

Si sarebbe potuto di certo riaprire a pieno ritmo il 25 quindi, come faranno in altri comuni, ma si riaprirà per il solo servizio di scambio il 27.

E che dire dell'ennesimo "perché " non spiegato riguardo la mancata prosecuzione del servizio durante il lockdown, anche solo da parte del personale addetto, senza contatti, ad esclusivo fine di recupero testi usciti?

È ascrivibile anche questo quesito alla miriade di domande che non meritano risposta? Anche questa è una richiesta pretestuosa da parte dell'opposizione?

In che modo poi si pensa (torniamo a chiedere!) di rilanciare l'attività della biblioteca? Quando e come verrà ripristinata la fruizione normale dei locali della biblioteca?

Tutte domande che non trovano risposta. Cattiva abitudine ormai diventata vizio.

Non si dica infine che le priorità erano altre altrimenti verrebbe da chiedersi "Quali? Leggere e capire i dati covid, ad esempio?"

Alla base del buon amministrare c'è la volontà di prendersi cura di un territorio e la responsabilità concreta e quotidiana di prendere decisioni e dare risposte chiare e tempestive. In occasioni eccezionali d'emergenza poi, come ci è capitato di sottolineare in altri momenti, servono moti straordinari, l'ordinario è insufficiente, e i ritardi risultano ancora più colpevoli.
Auguriamo comunque un buon lavoro alla Biblioteca Comunale che speriamo torni a servire a pieno regime la comunità quanto prima.