a cura di Paolo Onofri

POTENZA PICENA - Il Palazzo dell’ex Ospedale Civico Bonaccorsi di Corso Vittorio Emanuele II a Potenza Picena è stato invaso dai piccioni.

Negli anni scorsi parte del tetto era crollato e nessuno aveva provveduto a ripararlo o comunque ad evitare che potessero entrare i piccioni. Da questa apertura sono potuti entrare indisturbati i piccioni, nidificando al suo interno e riempiendo i locali della struttura dei loro escrementi, creando un grave problema igienico-sanitario.

Come era successo per tanti altri palazzi storici abbandonati al loro destino nel nostro Centro storico, anche nel caso del Palazzo ex Ospedale Civico Bonaccorsi, struttura di proprietà comunale, la mancata manutenzione del tetto ha consentito ai piccioni di entrare, viverci, riprodursi tranquillamente.exbona

Nel caso dei palazzi privati occupati dai piccioni, il nostro comune con ordinanza n° 43 del 30/3/2010, aveva obbligato i proprietari a risanare i locali e a chiudere le aperture che avevano consentito l’ingresso dei piccioni. Ora nel caso del Palazzo dell’ex Ospedale Bonaccorsi di proprietà comunale valgono lo stesso le norme di legge? I nostri vigili urbani obbligheranno il nostro comune ad intervenire immediatamente sul fabbricato? Interverrà la Sopritendenza di Ancona?

Questo Palazzo storico che ha visto nascere nel 1737 l’Ospedale Civico al suo interno, dopo il donativo del conte Mons. Alessandro Bonaccorsi, alla chiusura dell’Ospedale ha poi ospitato anche la Scuola Media di Potenza Picena, prima della costruzione nel nuovo fabbricato della Circonvallazione Le Grazie. Successivamente ha ospitato il Poliambulatorio, poi il Circolo degli anziani "Armando Fioranelli”, gli Scout di Potenza Picena ed altre associazioni sportive e ricreative locali.

Il Palazzo in questione è stato inserito fin dal 29/6/2011, delibera del consiglio Comunale n° 20, tra i beni immobili del nostro comune da poter vendere al prezzo di Euro 626.000.

Nel 2012, il giorno 27 Aprile delibera n° 14, il consiglio comunale ha apportato una variante al piano particolareggiato del nostro Centro Storico, prevedendo l’uso della struttura per fini abitativi.

stemma buonaccorsiNel 2013, decreto n° 233 del 4/10/2013, la Soprintendenza di Ancona ha dichiarato il Palazzo di interesse storico ed architettonico, vincolandolo.

Sono trascorsi quasi 10 anni da quando per la prima volta questo Palazzo storico è stato messo in vendita al prezzo di Euro 626.000 e nessuno ha presentato offerte di acquisto.

Nel frattempo per la chiusura, l'abbandono e la mancata manutenzione parte del tetto è crollato, sono potuti entrare i piccioni che nel corso degli anni hanno colonizzato l'intera struttura.
In queste condizioni nessuno sarà interessato ad acquistarlo, neppure se regalato.

È preferibile sistemare il tetto, ripulirlo al suo interno dagli escrementi dei piccioni e toglierlo dall'elenco dei beni immobili del nostro comune da vendere ed utilizzarlo per finalità sociali e culturali della nostra comunità.

Questo antico Palazzo del nostro centro storico ha fatto la stessa fine della chiesa di Sant’Agostino, abbandonata e dove parte del tetto dell’abside era crollato e regnavano indisturbati tantissimi piccioni.

Poi il “miracolo” di un servizio televisivo del TG Marche, grazie all’iniziativa del dott. Roberto Domenichini, ed il nostro Comune guidato dal sindaco Mario Morgoni ha deciso il recupero della ex chiesa di Sant’Agostino ed oggi noi tutti ci vantiamo della bellezza ed originalità del l'Auditorium "Ferdinando Scarfiotti".