A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

POTENZA PICENA - Una delle realtà produttive più importanti della città di Potenza Picena è stata sicuramente la Società Ceramica Adriatica di Porto Potenza Picena.

L’attività produttiva iniziò nel 1921, grazie all’iniziativa del conte Antonio Antonelli e di Giacinto Tebaldi; inizialmente la società si chiamava SMAT (Stabilimento Mattonelle Antonelli Tebaldi), era una società individuale ed aveva un capitale sociale di lire 3.000.000. Successivamente venne trasformata in società anonima, con un capitale sociale di lire 12.000.000.

Lo stabilimento fu costruito lungo la strada che collega Porto Potenza Picena a Potenza Picena, chiamata all’epoca Marina, oggi Antonelli e Tebaldi, dai nomi dei fondatori della fabbrica.02 ceramica adriatica

Lo stabilimento della SMAT è stato immortalato in una celebre foto dei Balelli di Macerata, contenuta nel volume Obiettivo sul passato. Fotografie del Fondo Balelli della Biblioteca Nazionale di Macerata. Da Macerata al mare, edito nel 1999 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, alle pagine 86, 87, 88 e 89.

Questa foto veniva anche riportata nella carta intestata della società.

Nello stesso anno 1921 iniziò ad operare a Porto Potenza Picena anche la Colonia Marina Perugina del conte Giancarlo Conestabile Della Staffa di Perugia. Queste due realtà, la SMAT e la Colonia Marina Perugina, hanno cambiato e trasformato il volto economico e sociale della nostra città rivierasca nel corso del Novecento.

Ma chi erano i fondatori della SMAT Antonio Antonelli e Giacinto Tebaldi?

Il conte Antonio Antonelli aveva già nel 1921 direzione e proprietà di un’altra importante realtà produttiva di Potenza Picena: la Fornace Antonio Antonelli in c/da Pan Perduto, dove trovavano lavoro tantissimi operai ed operaie della città di Potenza Picena.

Questa Fornace Antonelli, nel 1927, quando Antonio Antonelli andò a Roma, venne gestita dal fratello, il conte Giuseppe, per tutti “Sor Peppe”.

Il conte Antonio Antonelli nacque a Potenza Picena il giorno 26/06/1880 da Francesco e da Pia Lazzarini, si sposò con la sig.ra Maria Serigardi di Siena, nata il giorno 05/08/1876 e morì a Roma il giorno 23/01/1937.
È stato consigliere comunale a Potenza Picena nel 1924.

Giacinto Tebaldi nacque a Porto Civitanova il giorno 27/05/1897 e fu anche lui consigliere comunale a Potenza Picena nel 1924.

Nella SMAT Giacinto Tebaldi era la persona che aveva portato il capitale, mentre Antonio Antonelli era l’imprenditore che si occupava della produzione.

Giacinto Tebaldi, secondo una poesia di Giuseppe “Ninni” Colafranceschi, Le prime fabbriche , pubblicata nel 2021 sul libro di Alida Scocco Marini Porto Potenza Picena. Tante storie per una storia, dopo l’esperienza alla SMAT, dovrebbe essere emigrato in Brasile, dove aveva un allevamento di bestiame. Morì a Sagliano Micca (Biella) il giorno 01/11/1983.03 ceramica adriatica

La presenza della SMAT dovrebbe essere andata avanti fino al 1927, quando poi Antonelli andò a Roma, dove morì nel 1937, mentre Tebaldi emigrò in Brasile.

Dopo il 1927 la fabbrica SMAT venne chiamata SCA (Società Ceramica Adriatica), società anonima, poi rilevata nel 1942 da un gruppo di imprenditori tosco-liguri, guidati da Eugenio Quaglia. Nel periodo della SMAT, la fabbrica di mattonelle occupava tanti operai ed operaie, da un minimo di centocinquanta ad un massimo di centottanta unità, come viene documentato dal nostro ricchissimo archivio storico comunale di Via Trento.

01 ceramica adriaticaLa via che costeggia la fabbrica della SCA di Porto Potenza Picena venne intitolata ai due fondatori della SMAT Antonio Antonelli e Giacinto Tebaldi, il giorno 19/02/1956, con delibera di consiglio comunale, sindaco Lionello Bianchini.

Una cosa curiosa a proposito della data di inizio dell’attività della SMAT: tutti fino ad oggi hanno sempre menzionato la data del 1923, da Norberto Mancini in Visioni potentine, al libro curato da Renza Baiocco, con testi di Andrea Bovari, Il fascino della storia e il respiro del mare, fino all’ultimo libro di Alida Scocco Marini, Porto Potenza Picena. Tante storie per una storia. Lo stesso prof. Giuseppe Resta, nel 1965, nella pubblicazione dedicata al comm. Eugenio Quaglia, riporta anche lui la data del 1923 come inizio dell’attività della SMAT (SCA).

E’ molto evidente che la data di inizio dell’attività della SMAT, poi SCA, fu invece il 1921 ed anche sulla carta intestata della SCA veniva riportata questa data come anno di fondazione della società.

Con questo nostro articolo facciamo conoscere ai nostri affezionati lettori una foto che risale agli anni Trenta del Novecento, durante il periodo fascista, nella quale ci sono insieme tutti gli operai e le operaie della SCA di Porto Potenza Picena, e sono tantissimi.

Le notizie su Giacinto Tebaldi ci sono state fornite dal prof. Alvise Manni del Centro Studi Civitanovesi, che ringraziamo.