Di Norberto Mancini – tratto dal “Potentini Illustri” del 1950

POTENZA PICENA - Nacque circa il 1527 da Lodovico. Fece i suoi primi studi sotto la guida del padre. Studiò poi a Camerino sotto la guida di Valerio Pollastri di Spoleto; ed ivi conseguì la laurea in medicina. Passò poi a studiare a Pisa, Ferrara, Padova, Roma; ed ebbe i seguenti maestri: Giovanni Argenterio, G. B. Montani, Francesco Frigimelica e Giustiniano Fireta.

Fu lettore di logica all’Università di Macerata. A Roma, nella Sapienza, tenne la cattedra di medicina teorica straordinaria per cinque anni, sino al 1558.AUGENI

Dopo 27 anni consacrati all’insegnamento si ritirò a vita privata. Ma per breve tempo, poiché il Principe Carlo di Savoia gli assegnò la prima cattedra di medicina nello studio di Torino dove insegnò sino al 1593.

Fu assunto in ultimo alla cattedra di medicina teorica in Padova. Quivi, carico di anni e consunto dalle fatiche, morì nel 1603.

Il 4 giugno del 1905 Temistocle Mancini, presidente della Società Artigiana di mutuo Soccorso da lui fondata, in onore di Orazio Augeni fece collocare, nella facciata del Palazzo del Podestà di Potenza Picena, una lapide celebrativa che reca la seguente iscrizione:

Orazio Augeni - Medico insigne dottissimo filosofo - Alla conquista delle più alte idealità di pensiero - Scienza dottrina assurgendo - Il nome suo la terra natale - Dalle cattedre colle opere coll’esempio - Illustrò in Italia e fuori - 1527 - 1603.

Orazio Augeni lasciò non pochi monumenti del suo ingegno e della sua vasta dottrina. Ecco l’elenco delle sue opere stampate:

De curandi ratione per sanguinis missionem libri XVII. I primi tre libri uscirono dai torchi del Meietto in Venezia nel 1570. Furono poi impressi di nuovo con l’aggiunta di altri dieci libri Genevae 1575 e di nuovo Taurini apud Joannem Baptistam Ratlerium 1584. In questa stampa si trova aggiunta una sua dissertazione contro Arcangelo Mercenario suo concittadino. I libri suddetti furono ristampati Venetiis apud Joannem Zilettum 1597, Francofurti 1598 e 1605 apud haeredes Andrae Vechelii, Claudium Narnium et Joannem Aubrium.

De medendis calculosis et exulceratis renibus Liber, Hieronimo Cordellae Medico Absolutissimo dicatus, Camerini apud Antonium Gioiosum 1575, Francofurti apud heredes Andreae Vechelii 1607.

Del modo di preservarsi dalla peste Libri tre scritti volgarmente per benefizio comune da M. Oratio Augenio da M. Santo, all’Illustriss. E Reverendiss. Cardinal Simoncello. A Fermo appresso Astolfo de Grandi 1557. Dell’opera suddetta fu fatta poi la traduzione in latino con il seguente titolo: De vera ratione, qua quisque vitae suae amans pericolosissimo pestis tempore sese praeservare possit, perquam utilis et necessarius Tractatus praestantissimi Philosophi et Medici D. Horatii Augenii, Professoris Patavini primarii, primum italico sermone ab auctore conscriptus et in tres libros distributus, nunc vero ex illo conversus in latinum boni publici causa a Jacobo Lebzeltero Lipsiae Philos. et Madicinae Doctore 1598. Lipsiae sumptibus Jacobi Apolii.

Epistolarum et consultationum medicinalium Libri XXIV in duos Tomos distribuiti etc., quibus accessere eiusdem auctoris de hominis partu libri duo. I primi dodici libri furono pubblicati. lapide soc operaiaAugustae Taurinorum apud haeredes Nicolai Bevilacquae e gli altri dodici ugualmente nello stesso luogo apud Joannem Baptistam Batterium 1580; in seguito tutti insieme Venetiis apud Damianum Zenarium 1592 e Francofurti apud haeredes Andreae Vichelii, Claudium Narnium et Joannem Aubrium 1597.

Compedium totius Medicinae, Augustae 1580.

Quod homini certum non sit nascendi tempus, Libri duo. Adiectum Embryon putrefactum Urbis Senonensis, cum levi et succinta narratione de huius indurationis causis naturalibus. Venetiis apud Joannem Baptistam Ciottum 1595 e Francofurti apud haeredes Andreae Vichelii 1597.

De febribus Libri VII ab ipso Auctore ab anno 1568 usque ad 1572 singuli conscripti, nunc vero post eius obitum ab Hilario Augenio eius filio in lucem emissi. Francofurti apud Andrae Vechelii Haeredes 1605.

Consilia quaedam medica. Sono inseriti nella raccolta del Laotembachio intitolata: Consilia medicinalia praestantissimorum Italiae Medicorum, Francofurti apud Joannem Sartorium 1605.

Opere inedite:

Commentaria in Libr. II Galeni ad Glacuconem de curatione.

Observationes originales.

De Morbo Gallico.

Praelectiones in artem parvam Galeni.