POTENZA PICENA -  “Verranno rinnovati gli spazi che hanno ospitato l’ex Cinema Florida. Avremo la disponibilità dei locali della Fondazione Divina Provvidenza che, entro due anni, grazie alla riqualificazione e al rifacimento in corso della scuola Coloramondo, verranno liberati. E una porzione della ex scuola elementare, nello specifico la ex palestrina, di costruzione più recente rispetto al resto dell’edificio, che verrà ristrutturata perché sussistono le condizioni” così il Sindaco Tartabini, illustra i progetti, portati avanti dall’amministrazione comunale, che andrebbero a colmare le indiscusse necessità di spazi ricreativi a Porto Potenza Picena.

A tal proposito, nei giorni scorsi, il Sindaco ha voluto incontrare i referenti del Comitato Apolitico per il Centro Civico, condividendo, alla presenza del Vice Sindaco Giulio Casciotti, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Isidori e dell’assessore alle Attività Produttive, Paolo Scocco, i contenuti della relazione tecnica che nel 2016 portarono all’ordinanza di sospensione delle attività didattiche all’interno dell’allora scuola elementare sita in Piazza Douhet, di cui, proprio il Comitato chiede il recupero e la riapertura.

La relazione, che aveva come obiettivo la verifica della vulnerabilità dell’edificio e lo studio per il miglioramento sismico, dopo una puntuale analisi di tutte le parti, ha evidenziato un indice di rischio sismico pari a 0,1 rispetto all’indice 1 con il quale si intende una struttura sismicamente adeguata e come “la vita residua (sismica) del fabbricato e il tempo di intervento, cioè il periodo entro il quale avviare il processo di miglioramento sismico” risultasse, già allora, “inferiore o pari a un anno”. Contestualmente il documento afferma che “Vista la bassa qualità dei materiali esistenti, l’entità delle opere da eseguire, la difficoltà dell’esecuzione, l’onere finanziario da sostenere, il miglioramento sismico del complesso edilizio è economicamente svantaggioso”, alla luce della necessità di demolire e ricostruire parti dei corpi di fabbrica.348977048 1477634126375354 1817984725619697294 n

“Per intervenire – ha spiegato il Sindaco – venivano allora stimati 1.400 €/mq che, applicati ai 2.200 mq di struttura avrebbero portato ad oltre 3 milioni di euro. Ad oggi, con l’incremento dei costi delle materie prime, si tratterebbe di investire intorno ai 4 milioni di euro. Risorse che superano il valore reale della stessa. Riaprire oggi la ex scuola senza prevedere gli interventi necessari alla sicurezza di chi andrebbe ad occuparla è assolutamente impraticabile. Non stiamo parlando della sola destinazione scolastica. In quanto edificio pubblico, le condizioni di miglioramento sismico riguarderebbero qualsiasi destinazione, anche quella di centro civico. Il risultato inoltre, non sarebbe soddisfacente, come ribadito dai tecnici, perché la struttura è realizzata con materiali ormai scadenti, in una zona esposta all’influenza del mare, con una forte irregolarità in pianta ed alzato nonché presenza di doppi volumi, tutte condizioni non adatte alle azioni sismiche. Questa amministrazione sta lavorando per recuperare tutto ciò che è recuperabile. Lo dimostra il fatto che la stessa ex scuola non verrà completamente abbattuta: la porzione della ex palestrina infatti, di costruzione più recente rispetto alle altre porzioni di edificio, resterà e sarà uno spazio a servizio della comunità. Verrà inoltre soppalcata, così da ampliarne la metratura. Per quanto riguarda la parte che sarà abbattuta, la cubatura non verrà cancellata dal piano regolatore. Ciò significa che un domani, in presenza delle risorse necessarie e di ulteriori esigenze, oltre quelle che andrà a soddisfare il recupero degli altri tre immobili (ex Cinema Florida, Fondazione Divina Provvidenza ed ex palestrina, ndr), sarà possibile valutare un eventuale nuovo edificio in quel sito. Ad oggi non possiamo permetterci di tenere in vita una struttura così fatiscente, anche al fine di tutelare l’incolumità di coloro che diverse volte hanno oltrepassato il cancello per poter bivaccare all’interno. Nel frattempo ricordiamo che il Comune è destinatario di circa due milioni di euro, assegnati dal Ministero, per il progetto di riqualificazione di tutta l’area in cui oggi insiste la ex scuola elementare e per la creazione di percorsi accessibili a Porto Potenza Picena. Tali risorse vanno impiegate secondo la destinazione prevista. Altrimenti il rischio è quello di perdere questo importante finanziamento, senza avere risorse alternative a disposizione”.

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