POTENZA PICENA - In un momento di tensione polemica in città, contraddistinta dall'affissione notturna di striscioni e adesivi, un recanatese ed un civitanovese erano stati accusati dall'aver affisso in varii punti della città alcuni adesivi ritraenti la sindaca Noemi Tartabini (con fascia tricolore), posizionati con la prima cittadina a testa in giù, un richiamo a quanto accadde aMussolini a piazzale Loreto nel 1945.
Adesivi che riportavano anche la scritta "credere, obbedire, penzolare"
In quei giorni, si era nell'aprile del 2020 a ridosso delle manifestazioni per la Liberazione, era vivace a Potenza Picena un dibattito tra le forze politiche e non solo sui temi della Resistenza e dell'Antifascismo.
Era stato anche realizzato uno striscione, clamorosamente posto sul colonnato del comune e su cui erano state aperte delle indagini dalla DIGOS.
Erano stati gli adesivi che avevano però creato un profondo turbamento alla sindaca (che tra l'altro era in dolce attesa) ed era partita una denuncia specifica.
Sugli autori delle affissioni degli striscioni non si ebbero sviluppi mentre per gli adesivi si arrivò ad identificare quali responsabili Andrea Rosati di Recanati e David Bastioni di Civitanova
Comparsi di fronte ai giudici per rispondere di minaccia aggravata nei confronti della sindaca Tartabini i due sono stati assolti.