POTENZA PICENA - C'erano una volta… Cappuccetti blu, di una penna, che camminavano lungo i corridoi della scuola, fuori dal solito orario, ed ecco ricevere l’invito ad andare liberamente nel bosco della fantasia…
Questo potrebbe essere l’inizio di una nuova favola ma è l’avventura occorsa da bambine e bambini delle quarte della Primaria “Rita Levi Montalcini” di Porto Potenza Picena, seguiti dall’esperto Roberto Marconi (educatore, bibliotecario e scrittore, foto a sx) insieme al prezioso sostegno della maestra Antonella Fiore (che conosceva tutti i partecipanti, foto a dx) e svolta tra i primi giorni di marzo e la metà di giugno di quest’anno.
Il progetto era “Immaginare e scrivere: viaggio creativo nella lingua italiana”, dal Piano Nazionale “Scuola e Competenze” 2021-2027 Fondo Sociale Europeo + D. M. n. 102/2024 – C.D. ‘Agenda Nord’”.
Con la ventennale esperienza nei laboratori di scrittura (sia per bambini che per adulti) Marconi ha proposto un percorso che puntava molto sulla combinazione lettura/scrittura, così che tutti i piccoli partecipanti sviluppassero una certa consapevolezza delle proprie capacità.
“Nello specifico ho fatto conoscere – dice Marconi – certi vocaboli difficili, il senso della narrazione (dando l’opportunità di fruire di vari testi della letteratura italiana dell’infanzia), le immagini della poesia (anche qui il ventaglio di autori e autrici presentato andava dall’800 fino a quasi i giorni nostri, per intenderci da Leopardi – per me imprescindibile – alla Merini) e il legame, reciproco, tra la rappresentazione visiva e quella scritta, sia personale che collettiva”.
Incoraggiare sempre la creatività, la spontaneità, sembra essere stato il principale compito. Alla fine è uscita una notevole pubblicazione, dalla selezione di tutto il lavoro svolto, ossia pagine di scrittura individuale, di scrittura collettiva, di disegni, di giochi del vocabolario in vari fogli di carta pacchi e poi, addirittura, album di ognuno a mo’ di personale piccola opera narrativa.
“In questo favoloso viaggio – continua Marconi – ci sono stati componimenti in versi sorprendenti. D'altronde se pensiamo che i nostri primi passi nell’apprendimento sono in sintesi una serie di paragoni tra i sensi: tocco il braccio di mamma e lo confronto col mio, sorrido e lo fa pure il babbo, ecc., così pure la poesia è la pura forma di conoscenza e di riflessione del mondo tenendo a mente il simile stupore dell’infanzia. Poi altrettanti singolari testi in prosa, partendo dall’incipit di favole, più o meno famose, oppure esercizi di stile, dove ai partecipanti avevo dato come spunto un racconto immaginato e ciascuno lo ha svolto con versioni estremamente differenti. Quante storie ci hanno tramandato i nostri avi a voce, le classiche hanno percorso i secoli, tanti le hanno modificate a seconda del proprio tempo o dei propri costumi, ma alla fine restano intatte nel valore e consegnano, fortemente, a chi si mette in ascolto il senso della vita. Insomma un’esperienza da riproporre, visto che ho lasciato i piccoli partecipanti con ancora più curiosità, che ci siamo accordati per vederci al mare, con i genitori, con un altro momento di gioco-lettura”.
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