Di Silvano Scavella, presidente AN Recanati
Molti lustri sono trascorsi da quando l’oratorio di
S. Filippo in corso Persiani, sede anche
dell’Agesci e gestito dall’indimenticabile Don Mariano Capecci, ospitava
con letizia e serenità i tanti piccoli lupetti ed i boy scout che oggi,
divenuti adulti, ricordano con nostalgia i tempi delle riunioni, delle
partite a funghetti, delle faticose ma spensierate escursioni e dei campi
scuola sotto le tende. Quanti, nella storia di ciascuno di noi, hanno vissuto
quell'esperienza che ricordano con fervore e con senso di gioia? Una vera scuola educativa, di coscienza e di preparazione
alla vita, che iniziava con i piccoli incarichi di responsabilità dati ai
lupetti per gestire se stessi ed il “branco” con soddisfazione e gratificazione
e con la consapevolezza dei propri limiti che trovava nell’incontro con i più
grandi, indicazioni, esempi e stimoli. In quel sano ed aperto contesto
comunitario, si viveva e cresceva
insieme. Ogni difficoltà si
ridimensionava, gli ideali erano più raggiungibili, le motivazioni aumentavano
e la speranza cresceva, le polemiche non servivano ed i torti si riconoscevano,
mentre non veniva meno la bontà, la solidarietà e l’impegno nell’osservare le
regole sociali. La scomparsa del compianto Don Mariano ha lasciato ancora oggi,
un vuoto incolmabile ed un riferimento per genitori, giovani e per le loro
piccole ma importanti attività che la società del frivolo e del consumo non ha
saputo e non sa colmare lasciando un vuoto di valori e di riferimenti
etico-morali insanabili. Siamo convinti che quell’oratorio abbia avuto nella
storia della nostra città, una grande funzione, sia di carattere sociale, sia
di carattere educativo e formativo, in quanto ha contribuito in maniera
significativa alla difesa di valori irrinunciabili che si rifacevano alla
dottrina sociale della Chiesa ed alla formazione umana, culturale e morale di
decine e decine di giovani che oggi rappresentano un significativo ed
importante pezzo del nostro sistema città.
Siamo anche convinti che la sua funzione non si sia esaurita, anche se
oggi abbiamo un’ offerta diversificata di servizi educativi e formativi per il
tempo libero. Purtroppo, nessuno fino ad oggi ha mai preteso di occupare
quell’indispensabile spazio lasciato libero. La sede Agesci, che desideriamo e
ci auguriamo con questo appello diretto ai suoi organi regionali, venga
ricostituita con il nostro più totale appoggio, potrebbe costituire un
importante ed insostituibile aiuto alle famiglie nel loro gravoso compito di
formatori, educando alla convivenza civile, al senso di responsabilità, al
rispetto degli individui, dei gruppi e delle istituzioni e promuovere percorsi
formativi e di apprendimento integrativi all'offerta scolastica. Lo vediamo in
questi giorni di fine anno scolastico; molte famiglie non sanno a chi affidare i propri figli per
evitare di marginalizzarli o di lasciarli a casa, in solitudine, davanti
alla televisione o esposti al rischio della strada. La sede Agesci, avrebbe
inoltre funzioni di luogo di aggregazione e di prevenzione del disagio minorile
attraverso momenti di svago, ma anche di impegno civico, di vera e propria
educazione alla legalità ed ai valori che rinsaldano la convivenza civile nella
pluralità. Tutto ciò non può essere definito soltanto una bandiera, ma
significa dare all'attività dell’Agesci, che rappresenta un momento di vita, di
socializzazione, di rapporti, di elevazione spirituale e culturale, un dovuto
riconoscimento istituzionale anche nella nostra città. Questa è una proposta-appello che certamente non solo noi sosteniamo anche se siamo convinti
che qualcuno, con il solito cipiglio e la convinzione di rappresentare l’Italia
migliore e progressista si perderà nel labirinto delle osservazioni e delle
critiche. Si tratta di una proposta per
dare sostegno e riconoscimento morale e
formale alla sua ricostituzione ed alla sua funzione educatica. Invitiamo
quindi l’Agesci a prendere in considerazione questo nostro appello destinato
a sostenere l'attività di una rinata sede a Recanati. Su di essa naturalmente, incalzeremo anche le altre
forze di maggioranza e l’intero consiglio comunale.