RECANATI - Alla cerimonia di insediamento del nuovo Vescovo Diocesano, mons. Nazareno Marconi, c’era
Il sindaco Fiordomo, sul periodico “Emmaus” scrive “Impareremo a conoscerci”.
“Tra i ricordi d’infanzia –annota Fiordomo- che di tanto in tanto, quando meno te lo aspetti, affoorano nella mente, c’è quello del Vescovo Tarcisio Carboni, di quando arrivava per le Cresime o la Festa di san Gabriele alla Parrocchia di Santa Maria della Pietà, dai Padri Passionisti, ed io, da chierichetto vivace,spesso birbante, rimanevo incantato per il suo carisma, la semplicità delle sue parole, anche quelle che non capivo, il sorriso, quel simpatico buffetto che non mancava mai … Ricordi d’infanzia che ti accompagnano per la vita, ti arricchiscono, ti fanno sentire a tuo agio e ti danno una carica speciale quando da adulto ti ritrovi sindaco della tua città ed hai un nuovo Vescovo davanti a te, con il quale devi collaborare per costruire qualcosa di utile per la comunità. E’ stato questo il percorso di cinque anni con mons. Giuliodori, un costruire paziente che ha consentito a Recanati di riaprire la concattedrale di San Flaviano dopo tredici
Recanati è stata sede di una delle più importanti Diocesi delle Marche ed ha avuto un Vescovo residenziale fino alla fine del 1970 (ultimo Vescovo mons. Donini).
In quell’anno Recanati viene unita giuridicamente alla Diocesi Macerata-Tolentino-Cingoli-Treia e mons. Tonini diventa Vescovo anche della Vicaria recanatese.
Sono anche i tempi in cui la nobile famiglia De Smoglian promuove un comitato per riavere il Vescovo residenziale.
A Tonini, succederanno poi Tarcisio Carboni, Luigi Conti, Claudio Giuliodori che non hanno mai fatto mancare la loro presenza alla comunità recanatese.
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