RECANATI - Domenica 8 maggio (ore 18, a cura di Nikla Cingolani) la galleria IDILL’IO arte contemporanea di Pio Monti, a Recanati, dedica un omaggio aCintoli Puntelliti Claudio Cintoli, artista tra i più importanti della sua generazione.

La sua opera, difficilmente classificabile per l’eclettismo e per il processo creativo, attua una ricerca visiva basata sulla realtà, dove il normale si trasforma in sconosciuto, insolito e abnorme, diventando specchio dei tempi odierni. Il dialogo incessante con la natura e l’indagine antropologica culturale, scientifica e filosofica, sono tematiche comuni alla ricerca leopardiana.

“Claudio Cintoli è marchigiano, anche se è nato a Imola”, scrisse il critico d’arte Vittorio Rubiu. Nel 1969 nella galleria di Pio Monti Artestudio di Macerata presenta la mostra “Puntelliti”. Con lo storico gallerista instaurò un legame di amicizia, oltre che professionale. Insieme hanno condiviso momenti rimasti ben saldi nella storia dell’arte contemporanea, per l’indagine e la sperimentazione dei nuovi linguaggi espressivi.

Claudio Cintoli (Imola,15 dicembre 1935 – Roma, 28 marzo 1978) nipote del famoso pittore Biagio Biagetti che fu restauratore, direttore dei Musei Vaticani, ha passato lunghi periodi a Recanati frequentando lo studio del nonno. Durante la sua breve vita ha collaborato con Flash Art, una delle riviste di settore più importanti, come critico e inviato speciale a New York; esposto in prestigiosi luoghi e gallerie d’Italia, come L’Attico di Fabio Sargentini a Roma e la Galleria de' Foscherari di Bologna. Nel 1978, anno della sua morte, la Biennale di Venezia lo ricorderà con una retrospettiva.

Pio Monti ringrazia la famiglia Cintoli e il Comune di Recanati per la gentile concessione delle opere in esposizione.
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Cintoli Artestudio