Nota di Recanati a Sinistra

Proponiamo all’attenzione della città alcune idee, aperte al confronto e suscettibili di integrazione. recanati_a_sinistra

Il metodo della partecipazione: dalla sperimentazione di forme di bilancio partecipativo (decisioni sulle grandi spese assunte con il parere dei cittadini) all’elezione diretta delle circoscrizioni (municipi di quartiere con ruolo consultivo ed eventuale previsione di spesa per il loro funzionamento).

Partecipazione è anche informazione: perciò proponiamo il potenziamento dei servizi on line del sito del Comune e il rafforzamento della rete ADSL locale (attualmente assente in molte zone rurali, sul modello del progetto realizzato in altri comuni.

Moratoria sulle aree edificabili private: basta costruzione selvaggia; nei prossimi anni (e nel nuovo Piano Regolatore Generale) si privilegino: la ristrutturazione dell’esistente, con particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale; la riqualificazione del centro storico (piani di recupero, arredo urbano, vetrine dei negozi); la ricognizione e messa a norma del patrimonio immobiliare pubblico; gli incentivi alla locazione delle case sfitte per nuclei a basso reddito e di nuova formazione.

Redazione del piano energetico comunale: risparmio energetico, energie alternative per gli edifici pubblici (pannelli solari per scuole e uffici), contributi in conto capitale ai privati per il passaggio alle energie rinnovabili, razionalizzazione e potenziamento del trasporto pubblico, incentivi all'uso di mezzi non inquinanti o a minor impatto ambientale.

Progetto per il territorio: indagine idro-geologica, piano di messa in sicurezza del suolo e delle acque, anche dal punto di vista sismico e per le abitazioni.

Modifica del progetto Centro Città: se bloccare l’opera è impossibile, evitiamo che sorga un eco-mostro che distruggerà definitivamente il centro storico; rimanga il parcheggio interrato e si valuti la possibilità di realizzare, al posto del centro commerciale, un auditorium all’aperto, ben inserito nella struttura medievale e dotato di collegamento meccanico a Piazza Leopardi, o comunque un’area pubblica di servizio da scegliere con il concorso della cittadinanza.

Rilancio del centro storico: misure per combattere lo spopolamento (agevolazioni sulle tariffe, contributi alla ristrutturazione, riserva dei posti auto ai residenti), un progetto di progressiva pedonalizzazione, servita da un grande parcheggio al campo sportivo vecchio; quest’ultimo, essendo sintetico, potrebbe forse essere collocato anche sopra il tetto di un parcheggio coperto, garantendo in ogni caso una soluzione per il periodo dei lavori, idonea e condivisa con le associazioni sportive.

Nuovo piano della viabilità: partecipato e condiviso con la cittadinanza; studio di una soluzione che elimini il traffico pesante dalla circonvallazione.

Tutela dei beni comuni: in particolare dell’acqua che, in quanto bene primario essenziale, deve restare a gestione pubblica. In questo campo, occorre arrivare al più presto alla vendita a prezzo politico delle acque provenienti dal Consorzio Acquedotto del Nera, al quale il Comune di Recanati aderisce. Queste acque non vanno assolutamente immesse nelle condutture normali, ma vanno creati appositi punti di distribuzione, le “case dell’acqua”, realizzate in molti Comuni d’Italia.

Recupero delle strutture e degli spazi pubblici: il Teatro Persiani e il Palasport non possono continuare ad essere gestiti privatamente; gli spazi verdi come Villa Colloredo e i Colle dell’infinito vanno recuperati e valorizzati; occorre rilanciare il ruolo delle associazioni nella riqualificazione dei quartieri; il locale della Serra dei Giardini, attualmente in abbandono, potrebbe essere utilizzato per dare risposta alle esigenze logistiche delle realtà associative recanatesi.

Contrasto ad ogni forma di razzismo e discriminazione: No alle doppie graduatorie per le case popolari e comunali; No alle classi-ponte per gli immigrati nelle scuole; voto amministrativo agli immigrati residenti.