RECANATI - “Nessun soldo tolto ai centri terremotati!“, il sindaco sbotta contro la campagna di disinformazione che taluni soggetti hanno imbastito e che i social hanno amplificato fornendo dell’amministrazione comunale una immagine di un comune che si è fatto bello sottraendo fondi alle popolazioni terremotate.

“Gli ingenti finanziamenti che Recanati ha attenuto partono da lontano –spiega il sindaco Fiordomo-, da quando il terremoto non c’era stato e solo il lungo lavoro degli uffici che hanno intessuto i dovuti contatti ha portato ad esserne premiati”.a75 e1514635792121 627x330

Articoli di stampa apparsi in queste ore hanno irritato il primo cittadino soprattutto perché è stato sostenuto che anche i fondi per la rigenerazione del Colle e la nuova illuminazione siano stati distolti dalle delegazioni di bilancio destinate ai centri terremotati.

“Affermazioni false!”, va giù duro Fiordomo.

“I due milioni di euro che stiamo utilizzando –spiega- sono fondi del Ministero dei Beni Culturali destinati esclusivamente per il restauro e la valorizzazione dei beni culturali decisi dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni e dal Consiglio Superiore Beni Culturali. Sono quindi fondi a destinazione vincolata per tali finalità”.

“I Fondi Europei ottenuti dal Ministero dell’Ambiente –prosegue Fiordomo-per ulteriori sei milioni di euro, sono anch’essi a destinazione vincolata e specifica per finanziare gli interventi finalizzati alla mitigazione del dissesto idrogeologico delle zone a rischio frana censite e mappate nei PAI (Piani di Assetto Idrogeologico) regionali. Sono fondi che molto spesso vengono restituiti all’Europa perché non li spendiamo”.

“Ecco, la nostra colpa –prosegue Fiordomo- è di essere stati evidentemente rapidi e concreti, di aggredire le questioni piuttosto che piagnucolare. La nostra colpa è quella di lavorare da tempo sui Fondi Europei, di avere creato una struttura specifica per questo, di partecipare a bandi e redigere progetti che presentiamo e ripresentiamo”.

IMG 1445“Non abbiamo rubato nulla ai terremotati. I fondi per il terremoto ci sono, e tanti –commenta il sindaco di Recanati-. Il problema è che non vengono spesi per i ritardi e grovigli normativi. Io stesso come sindaco mi sono battuto per snellire le procedure (chiedendo che gli appalti siano gestiti dai comuni e per aiutare i cittadini in difficoltà. Come ATO abbiamo ottenuto l’esenzione della bolletta idrica per la zona del cratere”.

“Negli anni scorsi come Recanati –aggiunge Fiordomo- abbiamo peraltro ottenuto più di 1 milione di euro per il risanamento dell’ex discarica San Francesco, fondi per la mobilità sostenibile, per gli impianti sportivi, per progetti sociali ed educativi. Abbiamo ottenuto finanziamenti ben prima che si consumasse il dramma del terremoto. Li abbiamo ottenuti perché ci abbiamo creduto e ci abbiamo lavorato”.

“Purtroppo –rileva Fiordomo- c’è stato chi non ha approfondito ed ha mescolato pere e mele. Ottima operazione per una rinfrescante macedonia, ma amministrare è un’altra cosa. Aggiungo che bisognerebbe volere bene alla propria città e non raccontare frottole che traggano in inganno e creino un danno d’immagine”.

“Il 29 giungo riapriremo il Palazzo Comunale –annuncia il sindaco-. Lo facciamo grazie soprattutto ai 3 milioni di euro del risarcimento della polizza assicurativa che negli anni passati il comune ha attivato e pagato. Grazie a quelle risorse abbiamo anche riaperto in tempo record la chiesa di san Francesco e la chiesa di san Vito. Abbiamo fatto tutto da soli, grazie ad un bilancio sano ed una gestione tecnica valida: la polizza è stata preparate per ben dai funzionari”.

“Non abbiamo aspettato la manna dal cielo. Ci siamo rimboccati le maniche e spinto sull’acceleratore –prosegue Fiordomo-. Tutti i documenti relativi alla opere sono sul sito del comune ma sono disponibile ad incontrare chi vuole informarsi con i nostri tecnici per verificare i progetti uno ad uno e le relative questioni finanziarie”.