RECANATI/LORETO- La storia di Loreto raccontata dai piccoli alunni e attraverso i balli della tradizione grazie all'opera dell'associazione culturale Li Matti de Montecò.
Il noto gruppo folk montecosarese è stato protagonista, assieme ai bimbi di tutte le classi della scuola primaria "Collodi" di Villa Musone, della recita "C'era una volta Loreto" andata in scena alla tensostruttura Di Villa Musone.foto 42

E' stata raccontata la storia di Loreto, a partire dalla notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294 quando, secondo la leggenda, una schiera di angeli appoggiò le pareti della casa di Maria di Nazareth sopra il colle. Il luogo divenne così la culla di pellegrini provenienti da tutte le parti d'Italia e d'Europa. Loreto meta di fedeli da ogni parte del continente, pertanto l'istruttrice Monia Scocco ha insegnato ai bambini a ballare danze anche straniere: il Valzer inglese, il greco Sirtaki , il ballo irlandese, la Tarantella napoletana, la Pizzica pugliese, il ballo liscio dalla Romagna.

I bambini delle classi quarte hanno ballato la Raspa, il Pirulì ed il Saltarello civitanovese e recanatese, tipico della nostra zona.
Ciliegina sulla torta, quasi una scena da film, il duetto tra il piccolo discendente della casa Leopardi, il bambino Ettore (frequenta la scuola di Villa Musone) e il nonno, il conte Vanni Leopardi. Il primo era nelle vesti di Giacomo Leopardi ed il secondo del conte Monaldo, padre del poeta.

Entusiasmo per la simpatica riscoperta delle tradizioni popolari e tanti applausi per l'esibizione da parte di genitori, nonni e autorità presenti (tra le quali l'assessore alla cultura del comune di Loreto Luca Mariani) in
una tensostruttura stracolma.

La Raspa è stata ballata nella scena del "Fogarò della Venuta", intorno al Fogarò, il falò, che si era soliti fare tra popolani nella campagne lauretane per annunciare la venuta della Madonna. Il Saltarello e il Pirulì,
variante del Saltarello, sono stati ballati nella scena del Matrimonio: infatti il saltarello è un ballo di corteggiamento e si ballava nelle campagne soprattutto in un evento importante e festoso come le nozze.

Li Matti de Montecò è da sempre impegnata nella diffusione, riscoperta e valorizzazione della tradizione musicale e folkloristica marchigiana, nonché delle origini contadine mirando a trasmetterle soprattutto ai bambini, il nostro futuro. Il gruppo collabora con scuole e associazioni culturali, ha realizzato negli scorsi anni diversi progetti gratuiti negli istituti "J. Lussu", "Sacra Famiglia" "R. Sanzio" di Montecosaro e Porto Potenza Picena, "Nelson Mandela" e "Viale della Vittoria" di Montecosaro, al comprensivo di Sant'Elpidio a Mare, al "Don Milani" di Fontespina, "San Liborio" e "Santa Maria" di Montegranaro ed infine nella scuola primaria di Potenza Picena.

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