RECANATI – Con la produzione di vari documenti, le forze di minoranza alzano il tiro sulla vicenda del finanziamento per la ricostruzione dell’ex scuola “B. Gigli” e con una mozione che sarà discussa in consiglio comunale chiedono di fermare tutto, a partire dall’abbattimento, già approvato dalla giunta.

La mozione è firmata dai consiglieri Antonio Baleani, Sabrina Bertini, Maurizio Paoletti e scaturisce dopo uno scambio di lettere con l’ing. Cesare Spuri, Direttore USR Marche e indirizzate anche al Commissario Straordinario per la Ricostruzione.

“Le ultime sulla scuola Gigli direttamente dall’Ufficio Ricostruzione –scrivono i consiglieri comunali in una nota, fornendo la corrispondenza intercorsa con Spuri-. Unex Gigli 1 percorso che è solo agli inizi, una strada lunga e complessa, un procedimento disciplinato da atti amministrativi che necessitano di essere interpretati prima che applicati. Questo è quanto emerge dalla corrispondenza fra il Comune di Recanati e l’Ufficio Ricostruzione della Regione Marche e fra i sottoscritti consiglieri comunali e lo stesso ufficio, come si evince dalla copia delle missive che alleghiamo. Altro che “i soldi sono in cassaforte” come ha affermato il capogruppo del PD sulla stampa! Al di là della posizione che abbiamo espresso in più occasioni e in più sedi sulle vicende della scuola B. Gigli, a partire dal project financing con l’Ircer, rivelatosi impraticabile, proseguendo con il progetto presentato per accedere ai fondi dell’edilizia scolastica stanziati dal Miur, progetto abbandonato perché non sarebbero stati rispettati i tempi previsti dal bando, ora altri sono i nostri timori. Perché alla luce dell’approfondimento e delle delucidazioni che abbiamo ricevuto dall’ ufficio regionale incaricato, altra deve essere la preoccupazione: non solo quella di costruire ex novo una scuola in un sito non idoneo e con un costo eccessivo, ma quella di indebitare il Comune e abbattere un edificio pubblico, nella specie un magazzino-deposito, e dover aspettare anni per ricevere i fondi necessari alla ricostruzione sempre che l’intervento superi il vaglio di organismi che debbono condurre approfondita istruttoria. Mentre neanche nel cratere si abbattono fabbricati che stanno ancora egregiamente in piedi (tanto che la ex scuola è utilizzata senza limitazioni) in attesa di perfezionare la procedura della ricostruzione con i fondi pubblici, noi a Recanati spendiamo soldi del bilancio comunale ed accendiamo un mutuo per abbattere un edifìcio che può essere recuperato e tutto ciò senza che i fondi siano con certezza stanziati e disponibili. Oltretutto con il rischio che per ottenerli si debba destinare parte della struttura a sede di uffici comunali c.d. strategici con la conseguenza che la scuola risulti con meno spazi e sottodimensionata. Solo degli irresponsabili agiscono in tal modo. Volete la nuova scuola Gigli? La volete lì? La volete anche se una parte dovesse essere destinata ad accogliere uffici comunali? La volete finanziare con i fondi del terremoto? Nonostante la ns. contrarietà alla scelta prendiamo atto della volontà della maggioranza. Bene. L’edificio è già inserito nelle ordinanze del Commissario. Il progetto sarebbe già pronto. Lasciamo che l’iter venga completato e non mettiamo a rischio la proprietà ed il bilancio comunale”.

Ricostruiamo gli scambi epostolari che hanno portato alla mozione.
Questa la lettera che i consiglieri indirizzano a Spuri il 12 ottobre.

"Oggetto: Edificio sito in Comune di Recanati già adibito a Scuoia Primaria Beniamino Gigli
In riferimento all’edificio di cui all’oggetto, destinatario di contributi post-sisma come da ordinanza del Commissario Straordinario n. 37/2017, gli scriventi intervengono in qualità di consiglieri comunali del Comune di Recanati dopo aver preso visione dello scambio epistolare avvenuto tra l’Ufficio Speciale Ricostruzione ed E Comune, in particolare la Vs. lettera Prot. 37691 del 20/09/2018, la risposta del RUP Dirigente dell’Area Tecnica Àrch. Maurizio Paduano del 28/09/2018 e la successiva nota dell’Ufficio del 05/10/2018.
Innanzitutto giova precisare che:
l’edificio non è stato più utilizzato come scuola fin dal mese di aprile del 2009 come da ordinanze sindacali ai vs. atti.
E Comune ha partecipato al bando per gli interventi straordinari per l’edilizia scolastica DGR n. 124/2015 risultando non ammissibile il progetto di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico presentato nell’ambito di un project financing in quanto non cantierabile nel termine previsto dal bando.
Successivamente E Comune di Recanati è stato incluso nel piano 2016 di edilizia scolastica con un progetto esecutivo, validato, immediatamente cantierabile di ristrutturazione del complesso scolastico B. Gigli e con un contributo di €. 1.000.000,00.
Nelle more E Comune ha presentato uno studio di fattibilità da ristrutturazione a nuova costruzione che costituendo variante sostanziale doveva essere approvata dalla Regione e dal Miur in tempo utile per l’aggiudicazione dell’appalto entro E 30 giugno 2017. Tale variante veniva giustificata con E peggioramento dello stato dell’immobile a causa del sisma dell’agosto 2016 e della opportunità di procedere a demolizione e nuova costruzione. Peraltro la decisione di procedere con la costruzione di un nuovo edificio previa demolizione dell’esistente era stata presa dal Comune prima che venisse effettuato il sopraluogo da parte della Squadra della Protezione Civile Regionale in data 11/11/2016 come si evince da articoli di stampa del mese di ottobre 2016.ex Gigli 2
Il Servizio Tutela Gestione e Assetto del Territorio della Regione Marche stante l’acclarata impossibilità del rispetto del termine del 30 giugno 2017 nel marzo dello stesso anno consigliava di chiedere al Miur e alla Regione lo scorrimento dell'intervento dalla annualità 2016 alla annualità 2017 del piano di edilizia scolastica.
Nel contempo la possibilità che l’intervento venisse finanziato con i fondi per la ricostruzione post sisma veniva preso in considerazione dalla Regione pur ritenendo l’ufficio che il nesso di causalità con la crisi sismica dell’agosto 2016 dovesse essere meglio illustrato.
Nell’aprile 2017 il Presidente della Regione Marche in visita a Recanati anche nella sua qualità di sub commissario per il terremoto affermava che per la Scuola B. Gigli si stava lavorando sul piano delle opere pubbliche del terremoto.
Il Comune rinunciava e/o perdeva il finanziamento di €. 1.000.000,00 dei fondi per l’edilizia scolastica e chiedeva l’inserimento dell’edificio fra le opere ammissibili ai finanziamenti con i fondi del terremoto.
Nell’ordinanza del Commissario Straordinario n. 37/2017 la Scuola B. Gigli viene inserita come edilizia scolastica ed ammessa a finanziamento.
L’ordinanza n. 56/2017 conferma l’inserimento della scuola B. Gigli con un progetto di demolizione e ricostruzione.
A questo punto, preso atto delle precisazioni contenute nella lettera del 5 ottobre, ove si dà atto che l’edificio in questione sarebbe stato declassato a magazzino e deposito, si chiede di conoscere:
Qual’era la destinazione d’uso al momento del sisma dell’agosto 2016.
Quando l’edificio è stato dichiarato inagibile.
Quale eventuale variazione di destinazione d’uso può essere effettuata dal Comune come ipotizzato nel settimo capoverso della lettera del 5 ottobre.
A quale fondo il Comune può attingere per la ricostruzione dell’edificio, se a quello già previsto di €. 3.740.000,00 oppure attingendo, come sembrerebbe, da quota parte dei fondi per l’adeguamento sismico del Palazzo Comunale inserendo nel futuro immobile scolastico anche parte degli uffici comunali.
Su quali basi viene affermato che il Palazzo Comunale non può essere adeguato sismicamente come prescrive la legge. Tale affermazione quali conseguenze comporta relativamente al finanziamento accordato e finalizzato proprio all’adeguamento sismico?
Attendiamo urgente riscontro stante la necessità di avere certezza circa il finanziamento del progetto, certezza che l’edificio sia destinato interamente alla funzione scolastica, certezza che il Palazzo Comunale sia destinatario dei fondi già indicati in circa 17 milioni di euro per l’adeguamento sismico, certezza che l’attuale progetto diverso da quello di fattibilità presentato sia conforme alle specifiche della ricostruzione post terremoto sia riguardo la localizzazione sia riguardo le particolarità costruttive".

In poche ore la risposta dell’ing. Spuri.

228671 scuolaelementareb1gigli"Gentili Consiglieri, riscontro la Vostra del 12 ottobre e, al riguardo, fornisco alcuni chiarimenti e precisazioni, ovviamente nell'ambito di quelle che sono le questioni attinenti l'attività dell'USR.
Quanto indicato nei vari piani delle opere pubbliche approvati dal Commissario Straordinario (ordinanze 33, 37, 56) è il frutto delle proposte dei Vicecommissari-Presidenti di Regione, formulate sulla base delle richieste dei singoli soggetti attuatori ed approvate preventivamente dal Comitato Istituzionale regionale al quale partecipano tutti Sindaci del cratere.
Le priorità degli interventi da finanziare sono state indicate dai soggetti attuatori (Comuni, Province, etc.) ed il Commissario ha indirizzato l'utilizzo dei fondi prioritariamente per scuole e sedi municipali, fermo restando che chi non avesse avuto tali tipologie di edifici per cui richiedere finanziamenti avrebbe potuto comunque indicare un immobile, danneggiato dal sisma, da recuperare.
Nel caso in questione l'edificio ex scuola Gigli non è stato inserito nell'ordinanza n. 33 perché specificatamente non ospitava funzioni scolastiche al momento del sisma, mentre è stata inserito nell'ordinanza n. 37 come edificio pubblico generico.
In tal senso veniva recepita la dizione "in disuso" utilizzata dallo stesso Comune, tramite inserimento nella specifica piattaforma, al momento della richiesta di finanziamento.
Specifico quindi che l'immobile di cui si tratta è stato inserito nell'Ordinanza 37 non come scuola, ma come edificio pubblico di proprietà comunale.
L'ordinanza n. 56 (che, tra l'altro, ha riordinato i precedenti piani) ha confermato tale situazione. In altri termini l'edificio "ex scuola Gigli" non è mai stato considerato finanziabile come scuola proprio perché, sin dall'inizio, è stato definito dal Comune stesso "in disuso".I successivi approfondimenti effettuati, a seguito dell'avvio dell'attività progettuale svolta dal Comune, sono stati rivolti al chiarimento circa l'esistenza o meno di una inagibilità pregressa al sisma 2016, ma dalla visione degli atti comunali è emerso come l'immobile sia stato interdetto all'uso solo per una sua quota parte.
L'inagibilità a seguito degli eventi sismici è stata dichiarata, con sopralluogo dell'll novembre 2016, dalle squadre incaricate dalla protezione civile.
Inoltre, posto quanto sopra, la circolare del 23 maggio 2018, di accompagnamento all'ordinanza 56, ha chiarito che per gli immobili pubblici può essere ammessa una destinazione d'uso diversa da quella posseduta al 24 agosto 2016 in sede di progetto di ricostruzione e ciò, ovviamente, per agevolare interventi che potessero, all'atto della ricostruzione pubblica, facilitare nuovi e più armonici assetti della proprietà pubblica rinnovata.
In sintesi, per un immobile pubblico danneggiato dal sisma 2016, comunque destinato, è possibile effettuare gli interventi di ricostruzione anche prevedendone modifiche dell'uso futuro.
A questo punto devo precisare che quanto indicato nelle Ordinanze Commissariali rappresenta solo una prima elencazione sia degli importi presunti necessari, sia del tipo di intervento che si intende effettuare.
Infatti la grande mole di richieste presentate non ha permesso istruttorie puntuali all'atto della predisposizione dei piani. Sono state quindi recepite subito le richieste formulate dai Comuni, salvo una verifica successiva, come illustrato nella circolare del 23 maggio 2018 di accompagnamento alla ordinanza 56, volta a concretizzarle e, se necessario, modificarle mediante la redazione del cosiddetto C.I.R. (Congruità dell'Importo Richiesto).
Quindi l'entità delle somme previste nel piano, sia per la ex scuola Gigli che per il Municipio, non rappresentano disponibilità immediatamente utilizzabili, ma necessitano della valutazione del C.I.R. per poter stabilire quale sia effettivamente la risorsa concessa dal Commissario per gli interventi richiesti.
La valutazione di questi elementi definirà il plafond economico di cui il Comune di Recanati disporrà per ciascuno dei due interventi.
Specifico inoltre che il Comune ha prodotto documenti dai quali appare plausibile anche un intervento di demolizione e ricostruzione dell'edificio ex scuola Gigli.
Desidero poi chiarire, per non ingenerare confusione o disorientamento, il senso di quella parte della mia nota in riferimento al punto 4.5 della circolare citata.
Nel processo di ricostruzione, in moltissimi casi, ci troviamo di fronte a sedi municipali danneggiate dal sisma che contengono al loro interno funzioni strategiche (uffici tecnici, vigili urbani, C.O.C., etc.) e posseggono un forte valore architettonico.bgigli8
Trattandosi di funzioni strategiche contenuti in un immobile si dovrebbe procedere all'adeguamento sismico dell'intero edificio, nel rispetto però di vincoli architettonici, anche importanti, che limiterebbero il risultato atteso in termini di sicurezza.
Sempre più spesso stiamo procedendo, anche su richiesta degli stessi Enti Proprietari, alla delocalizzazione delle principali funzioni strategiche comunali in immobili che ne permettano l'adeguamento sismico o in nuove costruzioni. Così facendo tali funzioni essenziali sono garantite nella loro prosecuzione anche in caso di futuro evento sismico o altra calamità, lasciando le funzioni ordinarie e di rappresentanza nell'edificio storico originario.
Quest’ultimo, comunque rafforzato sismicamente per effetto degli interventi di ripristino, non avrebbe però l'obbligo di pervenire all'adeguamento sismico (traguardo statisticamente pressoché impossibile da raggiungere salvaguardando il valore storico-artistico del bene), mentre la delocalizzazione delle funzioni più strettamente strategiche (sempre attingendo ai fondi della ricostruzione) contribuirebbe seriamente a realizzare una prevenzione sismica in termini di sicurezza e servizio ai cittadini.
Nella mia nota di risposta al Comune ho voluto evidenziare una semplice possibilità, come fatto analogamente per molti altri casi, rispetto alla quale ogni Amministrazione decide autonomamente, sempre in ossequio ai tradizionali principi di equità e convenienza, mediante verifica della sussistenza di idonei rapporti tra costi e benefici. Sarei infatti perplesso nel dover effettuare un adeguamento sismico su un edificio di oltre 15.000 mq. solo perché in esso sono collocate poche centinaia di mq. destinati alle c.d. funzioni strategiche.
Questo aspetto però ancora non è stato ancora affrontato con il Comune di Recanati e ritengo sarà un tema oggetto di discussione a partire dalla valutazione del C.I.R. della sede municipale, quando essa verrà proposta dal Comune all'USR.
Come per l'edificio Gigli, anche per tale immobile si stabilirà quali è la effettiva risorsa congrua di cui il Comune disporrà per gli interventi di riparazione danni con rafforzamento locale o miglioramento o adeguamento sismico del manufatto, tenendo conto delle opere già eseguite e dei proventi utilizzati e/o da utilizzare da coperture assicurative, nonché della volontà o meno di delocalizzare le funzioni strategiche".

Questo il testo invece della mozione prodotta da Paoletti, Bertini e Baleani.scuola gigli

"Premesso che l’edificio in oggetto non è stato più utilizzato come scuola fin dal mese di aprile del 2009.
il Comune ha partecipato al bando per gli interventi straordinari per l’edilizia scolastica DGR n. 124/2015 risultando non ammissibile il progetto di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico presentato nell’ambito di un project financing in quanto non cantierabile nel termine previsto dal bando.
Successivamente il Comune di Recanati è stato incluso nel piano 2016 di edilizia scolastica con un progetto esecutivo, validato, immediatamente cantierabile di ristrutturazione del complesso scolastico B. Gigli e con un contributo di €. 1.000.000,00.
Nelle more il Comune ha presentato uno studio di fattibilità da ristrutturazione a nuova costruzione che costituendo variante sostanziale doveva essere approvato dalla Regione e dal Miur in tempo utile per l’aggiudicazione dell’appalto entro il 30 giugno 2017. Tale variante veniva giustificata con il peggioramento dello stato dell’immobile a causa del sisma dell’agosto 2016 e della opportunità di procedere a demolizione e nuova costruzione. Peraltro la decisione di procedere con la costruzione di un nuovo edificio previa demolizione dell’esistente era stata presa dal Comune prima che venisse effettuato il sopralluogo da parte della Squadra della Protezione Civile Regionale in data 11/11/2016 come si evince da articoli di stampa del mese di ottobre 2016.
Il Servizio Tutela Gestione e Assetto del Territorio della Regione Marche stante l’acclarata impossibilità del rispetto del termine del 30 giugno 2017 nel marzo dello stesso anno consigliava di chiedere al Miur e alla Regione lo scorrimento dell’intervento dalla annualità 2016 alla annualità 2017 del piano di edilizia scolastica.
Nel contempo la possibilità che l’intervento venisse finanziato con i fondi per la ricostruzione post sisma veniva preso in considerazione dalla Regione pur ritenendo l’ufficio che il nesso di causalità con la crisi sismica dell’agosto 2016 dovesse essere meglio illustrato.
Nell’aprile 2017 il Presidente della Regione Marche in visita a Recanati anche nella sua qualità di sub commissario per il terremoto affermava che per la Scuola B. Gigli si stava lavorando sul piano delle opere pubbliche del terremoto.
Il Comune rinunciava e/o perdeva il finanziamento di €. 1.000.000,00 dei fondi per l’edilizia scolastica e chiedeva l’inserimento dell’edificio fra le opere ammissibili ai finanziamenti con i fondi del terremoto.
Nell’ordinanza del Commissario Straordinario n. 37/2017 la ex Scuola B. Gigli viene inserita come edificio pubblico generico ed ammesso a finanziamento.
L’ordinanza n. 56/2017 conferma l’inserimento dell’immobile ex Scuola B. Gigli.
Preso atto
Della nota dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche 2016 del 18 c.m. nella quale testualmente si afferma:
“Quindi l’entità delle somme previste nel piano, sia per la ex scuola Gigli che per il Municipio, non rappresentano disponibilità immediatamente utilizzabili, ma necessitano della valutazione del C.I.R. (Congruità dell’importo richiesto) per poter stabilire quale sia effettivamente la risorsa concessa dal Commissario per gli interventi richiesti. La valutazione di questi elementi definirà il plafond economico di cui il Comune di Recanati disporrà per ciascuno dei due interventi”.
Preso atto che l’Amministrazione Comunale sta procedendo con fondi propri alla demolizione dell’edificio esistente previa realizzazione di una paratia.
Preso atto che è stata inoltrata richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti per la concessione di un mutuo dell’importo di €. 550.000,00.
Ciò premesso e ritenuto, impegnano il Sindaco e la Giunta a sospendere le procedure di cui sopra in attesa di perfezionare l’iter di concessione del finanziamento con la certezza economica dello stesso".