RECANATI – Se non ci saranno ricorsi al Consiglio di Stato presto potranno riprendere i lavori di restauro e recupero fruitivo di Palazzo Antici, acquistato tempo fa dalla società Tarita e per il quale erano stati già avviati alcuni interventi.

La proprietà aveva presentato una richiesta di accesso ai contributi per la ricostruzione per il terremoto del 2016. L’ufficio ricostruzione aveva invece respinto la domanda sostenendo già preesistente la situazione di sofferenza dell’edificio.

La Tarita ha contestato l’ufficio ricostruzione sostenendo che l’edificio storico dichiarato di interesse culturale, in base ad una recente modifica normativa, sarebbe stato ammissibile ai finanziamenti.palazzo antici mattei recanati1

L’ulteriore diniego ha condotto la proprietà a ricorrere al TAR che ha riconosciuto la tesi addotta e cioè che per gli immobili dichiarati di interesse culturale, a prescindere dallo stato di conservazione precedente al sisma, sono escluse le limitazioni addotte dall’ufficio ricostruzione.

Palazzo Antici è un pezzo di storia della città. In quel palazzo è nata Adelaide Antici, madre di Giacomo Leopardi, e i suoi saloni hanno anche ospitato le nozze con Monaldo Leopardi.

Importante il suo archivio storico oggi messo in sicurezza dalla Sovrintendenza e che molti studiosi auspicano torni a Recanati e consultabile nella sua sede originale.

La Tarita in origine puntava a realizzare un B&B di alto livello e una sala per meeting o cerimonie nel pregevole salone delle feste (nella foto sotto quando il palazzo era ancora vissuto).

Ora se Regione e Ufficio Ricostruzione non ricorreranno al Consiglio di Stato, il cantiere potrebbe riprendere i lavori.

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