di Andrea Marinelli, segretario cittadino del PD

RECANATI .- Ho preso atto con grandissimo dispiacere della decisione dei tre compagni di partito Scorcelli, Mariani e Guzzini di abbandonare il gruppo Consiliare.

Una decisione che mi ha sorpreso nei modi e nei toni, perché non rispecchia la personalità ed il modo di essere degli attori che l'hanno assunta, che io rispetto profondamente per il contributo che hanno saputo dare sia al partito che all'azione amministrativa in questi lunghi anni.

Rattrista vedere degli amici che si allontanano da un percorso comune tanto positivo ed incisivo e soprattutto dispiace prendere atto delle motivazioni addotte per giustificare una così sofferta separazione. Ragioni che sono molto lontane dal vero e frutto di abbagli e di malcelate tensioni che molto spesso hanno origini lontane dalla nostra città e sono riverberi di logiche perverse che cadono verticali dalla dimensione nazionale, regionale e provinciale.Pd fiamme

Il nostro partito è vissuto di forti contrapposizioni in questi ultimi anni e l'ambito cittadino non ha saputo immunizzarsi da queste logiche, anzi ha finito spesso per creare fronti contrapposti che hanno alimentato àsti e livori, i quali personalmente ho sempre cercato di combattere e superare per il bene degli equilibri interni e della salute del nostro partito cittadino.

Non ho vissuto però l'era dei complotti, né quella dei ricatti, né tanto meno quella delle paventate sfiducie. Ho vissuto questi ultimi due anni come un periodo di grande condivisione, con la possibilità di strutturare un Bilancio in piena comunione fino a calibrare in modo capillare e funzionale l'intero piano di investimenti.

Una discussione ed una condivisione che hanno richiesto il massimo sacrificio e la massima partecipazione di tutti e che hanno prodotto una ricchezza aggiunta, ma allo stesso tempo, questo lo ammetto, sembrano aver provocato una reazione di traspirante fastidio da parte di alcuni esponenti della Giunta, come se si fosse trattato di un'invasione di campo poco gradita.

Questo ho vissuto e percepito io come segretario. Passaggi difficili e duri, ma nell'ottica di un unico obiettivo che era quello del bene comune. Mi lascia interdetto quando leggo di piani per sfiduciare il Sindaco o per bocciare progetti proposti dalla nostra maggioranza. Mi lascia interdetto perché la contraddizione di chi accusa si fa manifesta ed ha una sua chiara natura numerica.

Se si abbandona il gruppo Consiliare in tre contrapponendosi agli altri è chiaro come i restanti abbiano sempre avuto la larga maggioranza a disposizione per fare tutte quelle cose di cui li si accusa. Se gli attuali dissidenti fossero latori di timori realmente fondati oggi non avremmo un cantiere aperto per la Scuola Gigli, né un Sindaco nel pieno delle sue funzioni ma un progetto bocciato dal Consiglio Comunale e un Commissario prefettizio. La politica non si fa con le chiacchiere, le illazioni e le supposizioni, ma con gli atti.

E in tanti anni gli atti stanno a testimoniare che questa maggioranza ed il gruppo Consiliare mai si erano divisi, prima dell'ultima seduta. Hanno sempre votato compatti portando avanti progetti cruciali per lo sviluppo ed il cambiamento della nostra tanto amata città. Il nostro gruppo in particolare, pur legittimamente discutendo al proprio interno, ha sempre votato compatto, ribadisco, fino all'ultima seduta, quando proprio i tre consiglieri uscenti hanno deciso di schierarsi contro la propria stessa maggioranza amministrativa e quella del proprio gruppo Consiliare.PD rotto

Un errore sensibilmente grave soprattutto se a farsene portabandiera è proprio il Capogruppo Consiliare del PD, che ignora la volontà della larga maggioranza del proprio gruppo.

Assumendo una decisione di questo tipo non deve poi sorprendersi se, pur nel profondo rispetto del ruolo recitato in tanti anni, viene messo in discussione. Nessuna sfiducia è però mai stata depositata.

Decisivo sarebbe stato il confronto richiesto secondo mia convocazione per la sera di giovedì 6 dicembre oramai scorso, come comunico in un messaggio privato alla Consigliera Antonella Mariani inviato molto prima della protocollazione del documento che sanciva la scissione dei tre Consiglieri e del quale, in alcun modo, io potevo essere a conoscenza. Dispiace soprattutto non trovare traccia nelle tante dichiarazioni di questi giorni di una minima nota di autocritica. Se l'aspetto più positivo e costruttivo in questi due ultimi anni era stato la massima condivisione delle voci di Bilancio, perché per quest'ultimo si è voluto forzare la mano in questo modo bruciando tempi e metodi?

Perché, visto che non vi era tutta questa reale necessità manifesta, nonostante le ammonizioni e gli inviti a non procedere con questa fretta per lasciare il tempo a tutti i Consiglieri di entrare in merito alle voci e fornire il loro contributo, si è voluto correre comunque? È mancato, a mio parere, un po' di senso di responsabilità quando non si è saputo cogliere il mio appello a fare fronte comune ed appoggiare la proposta di rinvio da me avanzata in Consiglio. Quella proposta sarebbe dovuta essere la proposta del capogruppo stesso, che sarebbe andata a rappresentare la volontà della maggioranza del suo gruppo Consiliare, ma così non è stato e di conseguenza si sono vissuti momenti di tensione.

Momenti che si potevano risolvere con un confronto diretto, con un faccia a faccia che sarebbe potuto essere duro ma positivo e costruttivo. Un confronto alla costruzione del quale io stavo lavorando anche mediante il coinvolgimento dei vertici regionali del partito appena rinnovati.

C'è però chi ha preferito la via mediatica. La via delle tensioni manifeste, pur, in totale contraddizione con i propri assunti, visto che nell'ultima nota dichiara l'esatto opposto. La mia speranza ora è quella di vedere, da parte dei fuoriusciti un segnale di natura diversa.

Dopo l'iniziale e comprensibile smarrimento confido che possa riemergere la volontà di tornare a fare gruppo gettandosi alle spalle quei livori che oltre che essere ingiustificati, finiscono per offuscare la lucidità dell'analisi politica.

Le prossime settimane saranno fondamentali e tutto il mio impegno sarà profuso per cercare di recuperare la situazione.