Di Andrea Marinelli, presidente Commissione Cultura

RECANATI - Molto spesso siamo imprigionati da gabbie finanziarie, culturali, economiche. Se a muoverci però è una scelta consapevole alcuni legami possono essere spezzati. Faccio l’esempio del cibo che mangiamo.

Sulle opportunità biologiche la politica può e deve intervenire per orientare delle strade che consentono di scavalcare vecchie logiche.

Il modello arriva da una grande capitale europea come Parigi. Si stanno reintroducendo dentro le città le antiche maestranze artigianali, la stessa piccola manifattura che ha storicamente dato impulso alla rivoluzione industriale e al nostro dopoguerra. Stanno rinascendo le attività che puntano sulla qualità e questo le rende concorrenziali in un mercato governato da logiche utilitaristiche e consumistiche.Marinelli Andrea 2

Così si fronteggia la “minaccia” cinese che si sta rivelando schiacciante per le nostre politiche economiche. Solo così si può pensare ad un mutamento culturale, partendo dall’ambito lavorativo per passare all’aspetto turistico che genera tutta un’altra economia.

La nostra Recanati si presta ad un’idea di questo tipo. Se pensiamo che la nostra Città si è trasformata in un museo diffuso, grazie alle relazioni instaurate dal 2009 in poi con enti e istituzioni, uscendo da un concetto circoscritto e unilaterale.

Percorrendo un itinerario ideale che da Castelnuovo porterebbe fino a casa Leopardi passando per Villa Colloredo attraversando altri punti come il teatro Persiani e la stessa chiesa di San Vito, straordinari contenitori culturali.

Così come il museo della torre e quello della musica che nascerà. Questo può davvero rappresentare una promozione turista sempre più forte e incisiva.

Ultima perla il presepe di Leandro Messi in simbiosi con Malleus.

Dare una visione diversa, più ad ampio respiro, che possa fare da struttura e guida politica che si rifletta sul territorio e sulle nostre scelte.