RECANATI - Tutto parte dall'accordo tra Regione e Comune per la realizzazione del nuovo museo della chitarra (un tempo ospitato nel palazzo comunale), inserito nel progetto più ampio del Museo della Musica.

L’intesa consente di intervenire per la sede individuata nell’edificio di proprietà comunale adiacente il Teatro Persiani, oggi in stato di abbandono.

Il restauro degli spazi, che saranno collegati al Museo B. Gigli ospitato nei piani superiori del Persiani, sarà di 540.000 euro, spesa coperta quasi interamente dalla Regione con i Fondi Europei di sviluppo regionale.

Nasce dunque un polo museale della musica che riunirà le collezioni gigliane e quella delle chitarre EKO, in stretta relazione con il confinante teatro.

Si entra dunque nella fase finale del progetto teso a valorizzare una delle tante peculiarità del territorio recanatese, quella del distretto degli strumenti musicali e della fisarmonica.

Per un polo museale che racconti la storia del suono, gli strumenti costruiti a Recanati con le chitarre EKO che dagli anni ’60 fecero la ricchezza della città e che tanti artisti utilizzarono nei loro concerti internazionali, e porti il visitatore a scoprire il museo dedicato ad una delle voci belcantistiche più famose al mondo.

Il polo museale musicale sarà un valore aggiunto per la città che vuol tornare a farsi conoscere non solo come città della poesia, ma anche come della musica.

Non a caso negli anni d’oro della produzione degli strumenti musicali, solo Recanati e Castelfidardo detenevano oltre il 50% della produzione marchigiana del settore mentre il restante era sparso tra Potenza P., Osimo, Camerano ed alcune piccole aziende del pesarese. 

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