RECANATI – Ieri sera le liste a sostegno del neo sindaco Antonio Bravi si sono ritrovate per una festa smorza tensione dopo la lunga notte al cardiopalma di poche ore prima.

Ospite d’onore ovviamente il neo eletto che ieri mattina aveva assunto le funzioni di governo.

Durante la festa è comparso un pianoforte e a centro sala si sono materializzati gli artisti di Villa InCanto, il fortunato format di riduzione d’opera che ha in Recanati due stagioni operistiche.

Al pianoforte il maestro Riccardo Serenelli e subito il baritono Jorge Tello che dal Barbiere di Siviglia ha cantato l’aria del “factotum” scherzando sul tema “’uno alla volta .. uno alla volta … tutti mi vogliono” sotto lo sguardo preoccupato del neo sindaco.

Poi in scena anche il soprano Maria Casado Mass per il “libiam” dalla Traviata.jorge2

Dalle feste alle valutazioni politiche che stanno arrivando da varie parti.

Innanzi tutto dalla sponda del candidato Simonacci, uscito sconfitto per una manciata di voti.

Legittimamente chiederà una verifica dei 121 voti nulli e su questo aspetto la coalizione di Antonio Bravi si dice tranquilla in quanto la tipologia di nullità riferita dai suoi rappresentanti di lista si distribuisce tra i due candidati al ballottaggio in maniera equa senza alterare il risultato finale.

La parola spetta comunque al TAR, l’organo deputato alla verifica dei casi di nullità.

Al primo turno erano state 226 le schede nulle, scese a 121 al ballottaggio

In attesa del responso del TAR, qualora venisse avanzato il ricorso, Simonacci garantisce che le aspettative di chi invocava un cambiamento nell’amministrazione cittadina non saranno deluse e ci sarà una attenta opposizione sulle scelte del nuovo esecutivo.

All’interno della sua coalizione invece più che sul ricorso a TAR si preferirebbe parlare di perché nelle roccaforti che avrebbero consegnato al centro destra l’amministrazione l’elettorato non sia andato a votare e l’attenzione è tutta sulla zona di Montefiore dove Simonacci aveva sbancato al primo turno.

Tornando alla festa di ieri sera, tra i tavoli si commentavano le dichiarazioni di Gostoli e Vitali, rispettivamente segretario regionale e provinciale del PD.

“Fano, Osimo e Recanati –esordisce Gostoli-. Nelle Marche belle vittorie ai ballottaggi dopo un primo turno alle elezioni amministrative in cui il Partito Democratico, insieme alla coalizione di centrosinistra e le migliori forze civiche, vince nella maggioranza delle realtà al voto. Nelle città e nei Comuni marchigiani, grandi e piccoli, è stata premiata una classe dirigente capace di esprimere il buon governo. Tanta energia locale da cui ripartire per vincere le prossime sfide”.

Così invece Vitali: “Il PD ha contribuito a far rimanere Recanati tra i comuni governati dal centrosinistra con l’elezione di Antonio Bravi. Nella fase del ballottaggio il PD locale ha preso coscienza e responsabilità di quanto accaduto, sia il partito che l’elettorato si sono impegnati per il ballottaggio”.ingressofesta

Rimandando alla volontà di Antonio Bravi a operare una ricucitura, Vitali non entra nel merito delle decisioni che saranno prese a livello locale e che non potranno essere eluse.

Antonio Bravi è disponibile a riaprire il dialogo ma condiziona il riavvicinamento ad un confronto con persone e basi nuove.

Si sa che a livello regionale il caso Recanati sarà oggetto di una direzione mentre il PD recanatese farà passare ogni sua scelta, di carattere interna e rifondativa, solo attraverso un confronto tra gli iscritti, ribadendo comunque che al ballottaggio ha sostenuto Antonio Bravi.

Su questo aspetto non la pensano alcuni degli iscritti PD andati con Antonio Bravi e che hanno indirizzato proprio al segretario nazionale Zingaretti una nota in cui rilevano un atteggiamento distante ed ambiguo.

Adesso la città si lancia nei festeggiamenti di Sant'Antonio e San Vito, poi giovedì della prossima settimana dovrebbe esserci il primo consiglio comunale.

E dalle dichiarazioni in aula si capirà l'aria che tirerà nei giorni a seguire.

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