RECANATI – Mercoledì dalle 10 alle 13 i lavoratori della RSA daranno voce ad una protesta contro la ccop di Carpi da cui dipendono, “la Cometa” per la mancata corresponsione degli stipendi nonostante le tante diffide che l’Area Vasta 3 ha inoltrato dopo aver sempre regolarmente pagato le spettanze della gestione del servizio.

I dipendenti al momento hanno ricevuto le buste paga di aprile e maggio 12 giugno e solo perché l’Area Vasta ha anticipato le retribuzioni per poi rivalersi sulla coop inadempiente.

Mancano ancora le mensilità di giungo, luglio, agosto e oramai di settembre.81993 4

La situazione sta diventando insostenibile e mercoledì daranno vita ad una manifestazione davanti la sede della RSA, con un punto protesta davanti la Fondazione IRCER.
Con striscioni e volantini spiegheranno durante il presidio la vicenda professionale che gli operatori stanno vivendo sulla loro pelle.

Non solo un vertenza economica ma anche di organizzazione del lavoro scrivono le OO.SS.: carenza di materiali per la pulizia della struttura e per l’igiene dei degenti; attrezzature mal funzionanti e danneggiate; climatizzazione non funzionante; continue contestazioni disciplinari pretestuose, volte, sembra, a creare un clima intimidatorio.

Nel denunciare l’impossibilità di avere relazioni sindacali nonostante numerose richieste di incontro, CGIL e CISL, attraverso i rappresentanti sindacali Palmieri e Raccosta, hanno inviato una diffida alla direzione della coop, anticipando che in caso di ulteriori dinieghi (termine ultimo il 25 settembre), si procederà per via giudiziaria contro la condotta antisindacale.

La coop, sulla quale sono stati già destinati gli strali dell’Area Vasta, accampa difficoltà dovute a problematiche interpretative tra INPS ed Agenzia delle Entrate tali da bloccare l’erogazione del DURC e a caduta l’impossibilità di emettere fatture.

A metà agosto Alessandro Maccioni aveva indirizzato un preciso richiamo a “La Cometa” per mettersi in linea con il pagamento delle spettanze ma anche ad aumentare il personale infermieristico e a nominare un coordinatore, il tutto entro agosto.

La situazione non è cambiata, il personale scende in piazza e l’Area Vasta potrebbe prendere provvedimenti cautelari nei confronti della coop fino alla revoca dell’appalto.