RECANATI - E' un Infinito, unico e diverso. Idilliaco, inquinato, nascosto quello che la mostra allestita dei locali di Villa Colloredo Mels e che nel tardo pomeriggio il critico d'arte ha illustrato in pre aperura alla stampa ed ai 58 fotografi le cui opere sono state scelte.

Un paesaggio/infinito a perdita d'occhio sul mare o sulle vette più alte, mistico tra i boschi, commovente per vigneti e colline quanto negli edifici pericolanti dalla lunga memoria e dal futuro segnato; tra vicoli e piazze, costretto tra palazzi nati dall'ingegno e la volgarità di costruzioni miserabili, soffocato dai rifiuti e vissuto con noncuranza e abitudine da chi lo abita.

Macchiato e deturpato da discutibili graffiti o impreziosito da quelli che sono arte urbana.sgarbi0

Meraviglioso, decadente, conservato o lasciato all'incuria, il paesaggio italiano, come un'opera d'arte, viene scoperto da quegli occhi che non si limitano a guardarlo, ma che lo vedono, lo amano e lo fissano per sempre con l'obiettivo di una macchina fotografica o con la fotocamera dello smartphone.

Luoghi del cuore e del ricordo, visti un volta e tenuti dentro per sempre, pezzi della quotidianità, posti spariti per sempre o rimasti immutati, le foto di paesaggio sono la testimonianza del passaggio del tempo e dell'intervento umano, nella bellezza e nell'orrore.

È questa in sintesi la nuova mostra di fotografia contemporanea voluta e curata da Vittorio Sgarbi, che si potrà visitare al Museo Civico Villa Colloredo Mels di Recanati da domenica 1 dicembre 2019 al 15 gennaio 2020.

Vittorio Sgarbi ha scelto 59 fotografi di paesaggio che attraverso il loro sguardo rappresentano le tante sfumature della penisola italiana.sgarbi4

Nei duecento anni de “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, di una rassegna di fotografia contemporanea che racconta il rapporto tra uomo e natura, tema attualissimo oltre che leopardiano.

Il paesaggio italiano in mostra viene raccontato attraverso 91 scatti, rappresentativi di piccole e grandi storie, dalla bellezza al degrado, nelle immagini di un gruppo fotografi selezionati personalmente da Sgarbi.

Oltre alla bellezza, saranno soprattutto le storie dei luoghi e le gesta dei suoi abitanti a segnare il paesaggio nelle sue contraddizioni.

Le sezioni in cui si articola la mostra fotografica sono sei: l’incanto, lo sfregio, il paesaggio umano, l’utopia, il paesaggio interiore e la città.

Il progetto, promosso dall’associazione culturale “Lo stato dell’arte” e organizzato in collaborazione con il Comune di Recanati e “Sistema museo”, nasce da un'idea di Sauro Moretti e Nino Ippolito.

Sgarbi dopo il "giro" nella mostra non ha spauto resistere dal tornare nelle sale con le opere di Lorenzo Lotto e fare un'incursione "dentro" l'installazione di Postoletto.

La mostra resterà aperta fino al 15 gennaio dal martedì alla domenica (10-13, 15-18)

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