RECANATI – Un’odissea iniziata nel 2013 ed andata avanti per oltre due anni fino a che la moglie di un recanatese, esasperata dalle vessazioni di cui era vittima insieme ai due figli, un maschio ed una femmina, non si è rivolta ai carabinieri.

Nel rapporto stilato dai carabinieri una sequela di episodi di violenza prima nei confronti del maschio, nel tempo costretto ad allontanarsi da casa, seguito dopo tempo dalla sorella e dalla madre al culmine di nuove violenze, acuitesi con la scoperta da parte dei familiari che navigava su internet in siti porno.

Quando le due donne lo contestarono all’uomo, questi divenne una furia ed anche madre e furono costrette ad allontanarsi ma non per questo non essere più sottoposte a violenze che arrivate ad un livello che compromettevano l’incolumità delle due, sono diventate oggetto dell’indagine dei carabinieri.

Il processo per i reati di maltrattamenti in famiglia e minaccia si è concluso con la condanna del 70enne a un anno e dieci mesi con le attenuanti generiche, pena sospesa, a fronte di una richiesta del PM di 2 anni e due mesi.

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