Nota dell'Amministrazione comunale

RECANATI - Abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Piero Terracina con grande tristezza non solo perché era uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, ma anche perché la nostra città aveva avuto l’onore di conferirgli la cittadinanza onoraria il 4 marzo 2004, affinchè -così si legge nella motivazione- “tutti noi e i giovani in particolare ricordino per sempre il dramma di un ragazzo ebreo di 15 anni, allora deportato, che ha visto l’orrore delle sofferenze di quel tempo, del “silenzio della parola” e dell’indifferenza degli altri”.

Piero Terracina era fortunosamente scampato con tutta la famiglia al terribile rastrellamento del ghetto ebraico di Roma il 16 ottobre 1943; in seguito ad una delazione, Piero e i suoi familiari vennero arrestati, portati a Fossoli e da lì il 17 maggio 1944 ad Auschwitz: degli otto componenti della sua famiglia, il giovane Piero sarà l’unico a fare ritorno in Italia.

A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, egli cominciò a testimoniare la sua storia nelle scuole, nei viaggi della memoria, nelle cerimonie pubbliche e in molte altre terrac3occasioni, come avvenne nel 2007, quando ritornò a Recanati per la presentazione di un libro e per un incontro con gli studenti delle scuole superiori recanatesi.

Con pacatezza e con lucidità non solo raccontava le sue tragiche vicende, ma cercava costantemente di trasmettere alle nuove generazioni una coscienza antifascista, soprattutto in questi ultimi tempi attraversati da impulsi razzisti, nostalgie autoritarie e pericolose approssimazioni storiche.

Senza Piero Terracina, anche noi, come ha scritto Liliana Segre, ci sentiamo più soli, ma vogliamo che il suo ricordo sia un costante stimolo a rafforzare nelle nuove generazioni la conoscenza storica e la consapevolezza di quel che è stato. Rafforzeremo pertanto il nostro impegno in questa direzione, a partire dalle prossime celebrazioni per il Giorno della Memoria: negli anni precedenti abbiamo ricordato la figura e le opere di Primo Levi e di Anne Frank; l’anno scorso abbiamo coinvolto la cittadinanza e tutte le scuole di Recanati nella lettura del breve e splendido libro di Giacomo Debenedetti “16 ottobre 1943”: il rastrellamento del ghetto di Roma da cui ebbero origine le tragiche vicende di Piero Terracina.

A lui dedicheremo un ricordo e uno spazio particolari il prossimo 27 gennaio, quando cittadini e studenti leggeranno a staffetta il libro di Liliana Segre “ Scolpitelo nel vostro cuore”. Comprendere la Shoah – scriveva Primo Levi- è impossibile, ma conoscere è necessario. È questo il nostro compito e la nostra missione.