RECANATI - Giovedì 25 giugno alle ore 19, nella splendida cornice dello storico Palazzo Venieri a Recanati, concerto del percussionista Francesco Savoretti e del flautista Fabio Mina, che si esibiranno in live streaming in esclusiva per l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul.

Il concerto è uno degli appuntamenti di Suoni e Voci dal Mediterraneo, una rassegna incentrata sui linguaggi della world music e sulla loro contaminazione con il jazz e la musica contemporanea.

È possibile seguire l’evento online liberamente e gratis, collegandosi ai canali YouTube o Facebook dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, che ha organizzato il concerto con il patrocinio del Comune di Recanati.

Il flautista Fabio Mina e il percussionista Francesco Savoretti utilizzano i loro strumenti cercandone le caratteristiche più nascoste ed estendono le possibilità con elettronica dal vivo, effetti, sintetizzatori, spingendosi oltre i generi, tra improvvisazione e composizione, creando una musica avvolgente, imprevedibile, in cui gli elementi contrastanti dialogano tra loro. È qui l’idea racchiusa nel concetto di “T-hreschold”, inteso come Confine/SOGLIA di un nuovo linguaggio artistico che guarda alla tradizione ma si spinge oltre, avvicinandola ad altri linguaggi e varcando il confine di stilemi precostituiti.

FRANCESCO SAVORETTI: La ricerca continua delle sonorità e l’attenzione verso le dinamiche esecutive sono gli aspetti più rilevanti che contraddistinguono il suo stile. È così che la buona esecuzione e dimestichezza con le tecniche dei tamburi a cornice sono esaltate dal suo personale percorso verso una personalissima ricerca timbrica. Questa sua peculiarità lo porta spesso a lavorare con set multipercussivi e ad esplorare generi musicali diversi: world music, musica contemporanea, ethno jazz, early music. È tra i fondatori del festival FRAME DRUMS ITALIA, Festival riconosciuto a livello mondiale per la promozione e divulgazione dello studio dei tamburi a cornice delle varie tradizioni.

FABIO MINA: Nato a Rimini nel 1984 ha iniziato a studiare flauto da bambino. Durante gli anni del conservatorio, parallelamente agli studi accademici, ha iniziato l’esperienza dell’improvvisazione cercando sempre di più, col passare del tempo, uno spazio musicale che non avesse confini, anche attraverso l’elettronica dal vivo e lo studio di strumenti a fiato di diverse parti del mondo come bansuri (flauto traverso indiano), duduk (oboe armeno), khaen (organo a bocca tailandese) e varie tipologie di scacciapensieri. Dal 2007 collabora col trombettista tedesco Markus Stockhausen con cui si è esibito in diversi festival in Italia e in Germania e con cui lavora attualmente assieme al batterista Enzo Carpentieri. Suona in duo con il chitarrista norvegese Geir Sundstøl. Elemento portante per la sua musica è l’improvvisazione, il linguaggio che meglio permette di essere in contatto col momento e di esprimersi attraverso un ascolto non solo introspettivo, ma anche rivolto all’esterno, al clima, all’atmosfera circostante

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