Di Benito Mariani, coordinatore cittadino Lega

RECANATI -  Su nostra richiesta sì è svolto martedì il Consiglio Comunale sulla situazione socio-sanitaria delle strutture recanatesi durante il periodo dell'epidemia, sulle procedure messe in atto per contenere il contagio e sulle diverse drammatiche situazioni che si sono verificate.

37 morti è il caro prezzo che Recanati ha pagato al Covid-19! Abbiamo ritenuto doveroso rivolgere un pensiero a questi concittadini, che sono deceduti nella più completa solitudine, dedicando loro un apposito Consiglio Comunale.

Hanno sorpreso le parole pronunciate dal consigliere di opposizione, in quota PD, Graziano Bravi, che riteneva non necessaria la convocazione di un Consiglio Comunale specifico perircer1 trattare questo tema.

La pandemia ha causato una strage di anziani ricoverati nelle strutture recanatesi, queste vittime e loro familiari forse non meritano nemmeno un consiglio comunale? Per noi ne meriterebbero anche più di uno e alcune dimissioni. Chiaramente comprendiamo tutto il disagio del consigliere Pd nel dover vedere i propri rappresentanti di spicco essere chiamati a rispondere davanti ai cittadini in piena campagna elettorale.

E' sotto gli occhi di tutti i marchigiani, avendola sperimentata sulla propria pelle, la pessima gestione sanitaria regionale. La desertificazione sanitaria nelle Marche, realizzata in tutti questi anni, è il risultato della disastrosa gestione del PD regionale. Probabilmente proprio per questo l'assessore regionale alla sanità del Pd, nonché Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, non è stato ricandidato come presidente e nemmeno sembra che verrà candidato come consigliere regionale!

Presenti al consiglio comunale il responsabile del distretto Civitanova-Recanati dott. Gianni Turchetti e il dimissionario direttore AV3 dott. Alessandro Maccioni. Assente ingiustificato il coordinatore sanitario dott. Mazzanti, recanatese, che ha tentato di attribuire la colpa della sua assenza all' organizzazione del consiglio comunale che, in realtà, è stato convocato in tempi ed orari del tutto compatibili con gli impegni di lavoro e personali.Solo qualche consigliere di maggioranza era assente mentre la Giunta era presente.

Maccioni ha aspramente condannato l'assenza del suo dipendente, che riveste il ruolo di responsabile della RSA, aggiungendo che avrebbe preso provvedimenti se non si fosse dimesso, al di là dell'indagine in corso della Procura.

Ricordiamo al dott. Maccioni che poteva prendere provvedimenti, intervenire e rispondere anche prima quando era nel pieno delle sue funzioni, ad esempio quando gli operatori non venivano pagati dalle precedenti cooperative che gestivano la struttura fino allo scorso anno.rsagiallo

Gli arretrati, ad oggi, non sono ancora stati pagati. Lo stesso Maccioni poteva intervenire assieme al dott. Turchetti quando denunciavamo già un anno fa letti rotti e fatiscenti, strumentazioni e macchinari non funzionanti. Potevano prendere provvedimenti e rispondere quando si denunciava il non funzionamento del sistema di climatizzazione, ancora oggi non funzionante. Chissà se occorrerà qualche malore per il troppo caldo prima di prendere qualche provvedimento... E gli operatori come possono lavorare in queste condizioni? I sindacati dove sono e cosa dicono a riguardo?

Neanche la dott.ssa Mariani con delega alla Sanità e il Sindaco stesso, sembrano interessarsi a questi annosi problemi.

Assenti ingiustificati anche i rappresentanti della Fondazione Ircer, che hanno inviato solo una “letterina di buoni propositi” letta in aula.

Inutile, secondo noi, il tentativo del Sindaco di difendere la loro assenza, e se ci fosse stato un minimo di buona volontà, almeno un loro rappresentante poteva partecipare, se non altro per rispetto delle vittime e di tutta la cittadinanza.

Nonostante la“new-entry” nel Cda di una rappresentante del movimento 5 stelle, “famosi” per la loro lotta politica sulla trasparenza e sulla partecipazione democratica, vediamo in realtà maggiore chiusura, dopo il bilancio secretato. Forse la cda Ircer-5stelle sarà troppo impegnata nella campagna elettorale regionale per pensare a quanto è accaduto.

Sappiamo, inoltre, come negli anni passati non sia stato consentito l'accesso alla struttura al rappresentante del Tribunale per i Diritti del Malato, come avviene invece in tutte le strutture socio-sanitarie della Regione.

Il dott. Turchetti ha chiarito bene le procedure ed i protocolli per gli accessi, per i nuovi ingressi e per i nuovi ricoveri nelle strutture, e questo dovrebbe rassicurare anche tutta la cittadinanza.

Non è stato chiaro però su cosa sia accaduto e quali procedure siano state messe in atto durante l'emergenza e quali i protocolli seguiti.

Preoccupanti le sue dichiarazioni sul fatto che, purtroppo non si sa che cosa sia accaduto e che cosa ha permesso al virus di entrare e propagarsi nelle strutture socio-sanitarie recanatesi.

Visto e considerato che il numero dei deceduti all'Ircer è pressochè simile al numero dei deceduti nella RSA, per cui si è attivata ed è tutt'ora in corso un'indagine da parte della Procura, ci chiediamo come mai il Sindaco, che nomina lo stesso CdA, non abbia voluto e preteso più chiarezza anche dalla Fondazione Ircer! E come mai non ha richiesto una Commissione interna o comunale per cercare di comprendere l'eventuale falla che ha permesso il contagio e la diffusione del virus tra gli ospiti e il personale? Riteniamo pertanto necessaria e doverosa l'istituzione di una Commissione per approfondire questi fatti eccezionali.

Concludiamo ricordando che tutti i malati hanno dei diritti. La Carta Europea dei Diritti del Malato elenca i 14 diritti riconosciuti dall'OMS e dal Consiglio d'Europa. Vogliamo qui evidenziare, in particolare, il diritto del malato alla Sicurezza: “ chiunque si trovi in una situazione di rischio per la sua salute ha diritto ad ottenere tutte le prestazioni necessarie alla sua condizione e ha altresì diritto a non subire danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi”. Chissà, qualora questi organismi internazionali iniziassero ad interessarsi alle strutture sanitarie e socio-sanitarie delle nostre zone cosa direbbero?