RECANATI/PORTO RECANATI/MONTEFANO – Tutti d’accordo i primi cittadini delle tre località nell’avere saputo solo in sede di videoconferenza di essere entrati in zona rischio in quanto l'indice di contagi su 100.000 abitanti supera quota 250.

Nelle ore precedenti nessuna informazione preventiva e questo ha un pò creato malumore tra i sindaci interessati (ci sono anche altri 9 comuni).

Tutti concordi i tre sindaci nel definire non ancora preoccupante la situazione nei rispettivi centri e per questo non motivati a emanare ordinanze locali di inasprimento delle norme di prevenzione del contagio (in primis la chiusura di tutte le scuole), semmai attivare un maggiore controllo.

A Recanati, per esempio, a fianco della Polizia Locale è stata attivata anche la Protezione Civile per il monitoraggio dei comportamenti sul territorio. A Montefano attivato in diverse giornate un drive in per i tamponi.

Sindaci che lamentano comunque essere stati lasciati soli nel valutare le decisioni senza un protocollo unico per tutta la provincia.

Il DPCM emanato ieri sera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri traccia una via per le decisioni che dovrà assumere venerdì prossimo il Presidente della Regione Marche, Acquaroli, con la valutazione dei dati della settimana.

Nella stessa barca di Recanati, Porto Recanati e Montefano ci sono anche Civitanova, Montecosaro, Morrovalle, Pollenza, Cingoli, Sarnano, Esanatoglia. Senza escludere “ingressi” in corsa.

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