RECANATI – Lo stadio di Guidonia non è a norma per la serie C e stanno per essere avviati interventi di adeguamento alla categoria per cui la locale formazione, neo promossa dalla serie D, per iscriversi in LegaPro, entro il 6 giugno deve dichiarare la disponibilità di un impianto per Coppa Italia, campionato, eventuali play off e out.
Un po’ quello che accadde alla Recanatese nella prima stagione di serie C quando si iscrisse con l’Helvia Recina di Macerata in quanto al “Tubaldi” erano in corso i lavori di ampliamento e riqualificazione.
All'epoca i tempi dei lavori si dilatarono e la Recanatese dovette giocare un paio di gare in più di quelle previste a Macerata.
A Guidonia assicurano che i lavori saranno ultimati prima dell’avvio della stagione ma intanto il comune, che ha autorizzato con delibera di giunta la concessione dello stadio, ha fissato in 10.000 euro il canone per ogni eventuale gara si dovesse disputare al “Tubaldi” nel caso che i lavori allo stadio del club laziale non terminassero nei tempi previsti.
Una ipotesi che assolutamente il Guidonia vuole scongiurare per evitare giocare a centinaia di km di distanza con tutte le implicazioni di spesa e logistiche.