andrea_cesca.jpgTanti giovani hanno invaso questa mattina la chiesa di Cristo Redentore per i funerali del giovane centauro Andrea Cesca, 21 anni. Erano veramente in tanti a voler porgere l’ultimo saluto ad Andrea Cesca, morto in un incidente stradale a bordo della sua Suzuki 750 la notte tra domenica e lunedì. A loro ha rivolto parole di incoraggiamento don Rino celebrando il rito funebre cui ha partecipato anche una delegazione della comunità rumena delle Marche di cui la mamma di Andrea, Jenica Rachinoiu è presidente. E nel rispetto delle tradizioni di quelle popolazioni di rito cattolico greco ortodosso sono stati portati dolci e tovaglie.

Gli amici prima di recarsi alle esequie avevano messo altri fiori bianchi sul luogo dell’incidente oltre che averne adornato la chiesa. Ed i giovani hanno anche positivamente risposto all’invito della famiglia di adoperarsi per opere di bene come scritto sul manifesto funebre. Le offerte raccolte andranno per l’acquisto di carrozzine e servizi fisioterapici per una comunità femminile di disabili in India.

Dolore ed incredulità i sentimenti dei genitori Antonio e Jenica, del fratello Daniele, dei parenti e dei tanti amici che sono rimasti attoniti e sconvolti di fronte ad un così tragico evento.

La bara di Andrea è stata poi portata al cimitero a spalla dai suoi amici.bara.jpg

Il giovane centauro, nella notte fra domenica e lunedì, si trovava a bordo sella sua Suzuki Gsx e procedeva in direzione di Porto Recanati,  era stato fino a poco prima con la fidanzata di Montelupone, quando proprio a ridosso dell’incrocio sovrastante via Aldo Moro, poco lontano dalla sua abitazione nel quartiere di Fonti San Lorenzo, ha perso il controllo del mezzo finendo contro un segnale stradale. Lo schianto è stato molto violento, ed ha causato al ragazzo recanatese numerose fratture al collo ed alla colonna vertebrale.