di Fausto Paesani, presidente Comitato Ospedale di Rete

Il  Comitato  Pro  Ospedale  di  Rete  San  Sabino,  dopo aver rivolto innumerevoli ed accorati appelli alle varie Amministrazioni Regionali, Provinciali  e  Comunali al fine di sostenere una lotta comune per far ripartire  i lavori di costruzione dell'Ospedale di Rete a San Sabino, è ben felice di constatare che, finalmente, tutti i Comuni interessati dal Progetto Sanitario si stanno unendo per poter ottenere un Ospedale di Rete nella località, da sempre ritenuta baricentrica, di San Sabino
di  Osimo.  Il  Comitato  spera che la suddetta presa di posizione non sia,  per  qualche Amministratore locale, soltanto una mera iniziativa di  sostegno  per  la propria campagna elettorale, in previsione delle prossime   elezioni   nazionali.  Proprio  per  scongiurare  una  tale evenienza,  si  precisa  che  il  Comitato proseguirà anche durante il periodo   elettorale   l'ormai  consueta  opera  di  informazione  sul territorio,  allo  scopo di illustrare a tutti i cittadini l'effettivo impegno   profuso   dai   vari  candidati  appartenenti  alle  diverse
coalizioni   politiche.  Quanto  sopra  specialmente  dopo  le  ultime comunicazioni  ufficiali rilasciate dall'attuale Amministrazione della Regione  Marche,  alla quale di sicuro non spetta la palma d'oro della coerenza   avendo   la   stessa  rilasciato  negli  ultimi  nove  mesi
innumerevoli  dichiarazioni,  spesso  completamente  contrastanti,  in fatto  di  realizzazione  dell'Ospedale  di  Rete a San Sabino. Fausto Paesani,  presidente  del  Comitato, in nome dei cittadini della bassa Valle  del  Musone  e  dei  12.077  firmatari della petizione popolare
consegnata al Consiglio Regionale Marche, chiede ancora una volta agli Amministratori della Regione Marche di fare chiarezza sulla situazione riguardante  il  Progetto  Sanitario già pronto da una decina d'anni e che  aveva  come  destinazione  l'area già individuata a San Sabino di
Osimo  dove,  con  molta  probabilità,  vi era anche la possibilità di ampliamento  per  sostenere  un'eventuale  accorpamento  con l'INRCA e l'Agenzia  della  Terza  Età.  Quanto  sopra  anche  per  spiegare  ai cittadini  per  quale  motivo  non  si  può stipulare un nuovo Project Financing   che   però  tenga  sempre  in  considerazione  l'area  già individuata  da dieci anni a San Sabino di Osimo, sulla quale sono già stati  eseguiti  dei lavori costati un miliardo delle vecchie lire nel 1998,  e che ora invece non può più essere utilizzata per l'ubicazione delle   due   strutture   sanitarie.   Quanto   sopra   nonostante  la disponibilità  del  Comune  di  Osimo  a  valutare  la  possibilità di ampliamento   della   suddetta   area.   Il   Comitato   chiede   agli Amministratori  della  Regione  Marche di illustrare ai cittadini come
intendono risolvere  il problema  di eventuali richieste milionarie di risarcimento  danni,  nel caso avanzate dalle ditte già aggiudicatarie dell'appalto  dei lavori a San Sabino di Osimo, ovvero se le suddette, qualora  effettivamente  inoltrate, saranno addebitate personalmente a
chi  ha  commesso  eventuali errori nella stesura dell'attuale Project Financing,  oppure  dovranno  essere  interamente sostenute sempre dai soliti  cittadini contribuenti che da venti anni attendono un Ospedale di  Rete  di  qualità.  Per  ciò  che  invece riguarda l'impegno della
Regione  Marche  in favore del potenziamento dell'attuale Ospedale SS. Benvenuto  e  Rocco  di Osimo, il Comitato confida che quanto sopra si realizzi  immediatamente,  ma  nel  contempo  spera  che  anche questa promessa  non  rappresenti  una  delle  solite  chimere  sventolate in periodo  pre-elettorale,  alle  quali  i  cittadini  osimani  sono già abituati da molti anni.