RECANATI – Risale all’agosto scorso l’iniziativa di una raccolta fondi per la Palestina promossa da varie sigle cittadine che avevano pensato di organizzare un torneo di basket a corollario, insieme ad una iniziativa di approfondimento su quanto avveniva in quell’area geografica.525670818 1157064976467429 5860512090217073052 n

Ed allora nei giorni antecedenti il torneo in quelle che nel  gergo del basket sono definite “area pitturata” o “campana”, sono state disegnate le bandiere palestinesi.

Molta partecipazione alle partite ed anche all’incontro sui temi della vicenda palestinese e iniziativa in archivio.

Ora a quasi tre mesi il disegno della bandiera palestinese diventa un caso con l’azione del comune che chiede la rimozione ed il ripristino ai colori originari del fondo di gioco.

L’amministrazione comunale specifica che non ci sono retroscena “politici” legati al soggetto dipinto ma una violazione della concessione degli spazi che il Centro Fonti San Lorenzo ha in comodato d’uso.

Non è però passato inosservato che l’intervento del comune arriva dopo che sui social sono state sollevate perplessità su quel disegno tanto che un anonimo cittadino ha minacciato di non voler più portare i figli a giocare in quello spazio che è un bene pubblico e come tale comunale, da mantenere distante da caratterizzazioni politiche, e comunque con ogni intervento sualla struttura da concordare ed autorizzare.

Se lo stesso sindaco riafferma che non sono i colori della Palestina oggetto della diffida ma il fatto che sia stato ridipinto un bene comunale senza autorizzazione, gli sfoghi social vanno nella direzione politica.

E il pensiero va alla rimozione dello striscione “Verità per Regeni” lungo via I Luglio.

Vedremo nelle prossime se il Centro Fonti San Lorenzo assumerà una posizione in merito a quanto intimato dal comune.

Sicuramente materia di polemica, senza ombra di dubbio "politica", a livello locale e ben oltre visto quanto la questione palestinese abbia animato in Italia il dibattito.

giofsltlcAltra "coincidenza temporale" l'avvio di una petizione su Change.org (clicca sull'immagine per saperne di più) al fine di far posizionare al comune telecamere nel parco annesso al centro dove tra l'altro è in arrivo un gioco in legno per bambini, una palestra esagonale, oltre alla fornitura e posa di pavimentazione antitrauma con 8 metri cubi di corteccia certificata, opera già commissionata ad una ditta trentina, per una spesa di quasi 5000 euro, finanziata dall'adesione al bando“Comunità Educanti”, promosso dall’Impresa Sociale “Con i bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che vede il Centro Fonti San Lorenzo quale capofila.

Quella della videosorveglianza non è un tema legato solo al centro ma investe l'intero quartiere che ne è totalmente privo a fronte di episodi che hanno creato, e stanno creando, una certa preoccupazione.

In questo caso indice puntato sulla precedente amministrazione che aveva deciso di non dotare il quartiere aderendo alla filosofia promossa dal centro Fonti San Lorenzo di quartiere educante.

L'attuale invece ne ha fatto un cavallo di battaglia durante la campagna elettorale ... ma di impianti di videosorveglianza posizionati nulla e di recente alcuni fatti hanno alzato i timori.