di Michele Campagnoli (foto Rossi)

Vittoria per 3-1 della GoldenPlast Civitanova in casa nel derby marchigiano di allenamento contro la Videx Grottazzolina, prima forza del Girone Blu in A3 Credem Banca. Una prestazione confortante ieri per i biancazzurri.

Orfani dell’opposto Matteo Paoletti e del libero Giacomo Giorgini, con il secondo allenatore Michele Massera a fare le veci dell’assente Gianni Rosichini, dopo le 18 i giovani talenti hanno replicato il test della settimana scorsa.

Pochi giorni fa il confronto si era chiuso con un pareggio 2-2. Questa volta il team di casa ha portato a termine l ’opera dopo essere stato raggiunto sull’1-1 e aver conquistato il terzo parziale ai vantaggi. Un successo legittimato al quarto set.DalCorsoEMalettoScattoRossi

Intanto, il dg biancazzurro Carlo Muzi commenta con soddisfazione il lavoro svolto dall’inizio della stagione e la crescita progressiva del gruppo, reduce da due vittorie consecutive in Regular Season e ora quarto nel Girone Bianco della Serie A3 Credem Banca con 9 punti conquistati nelle prime cinque giornate.

Domenica 24 novembre, alle 18.00, la GoldenPlast Civitanova scender à in campo in casa per il sesto turno di andata conto l’Invent San Donà di Piave.

Dg Carlo Muzi: “Non giochiamo ancora al massimo delle potenzialità e i meccanismi vanno oliati, ma vedo ampi margini di crescita. La preparazione è andata a rilento perché lo staff non aveva tutti i giocatori disponibili. Il nostro è un grande gruppo che sta recuperando terreno e si distingue per l’affiatamento fuori dal campo. Gli atleti in competizione per un posto si sostengono tra loro e finora chi ha fatto più panchina ha atteso con serenità il proprio momento per poi rivelarsi decisivo. Abbiamo perso in trasferta con Porto Viro e Motta, squadre che si giocano la leadership, ma parliamo anche della vittoria interna con Prata, formazione che ora sta dimostrando il proprio valore. Domenica sarà dura con San Donà, ma tra le mura amiche i ragazzi si esprimono meglio, mentre le maggiori difficoltà arrivano in strutture anguste perché non sono abituati al soffitto basso. I nostri tecnici tirano fuori il meglio dai ragazzi”.