Dopo il dietrofront del gruppo marchigiano/abruzzese capitanato dall'imprenditore Moneti sull'acquisizione della Recanatese il direttivo societario dimissionario ha accusato il colpo e tratto la decisione di consegnare il club al sindaco Pepa.
In settimana davanti al notaio la Recanatese passerà da società di capitali a società a responsabilità limitata, questo per dare la possibilità a eventuali nuovi interessati di muoversi con maggiore spazio d'azione.
Registrata la mutazione sociale, la Recanatese passerà nelle mani del sindaco e questo senza attendere la data del 30 giugno che segna la fine delle attività federali.
Di fatto con il passaggio nelle mani del comune tutti i giocatori, anche quelli di proprietà della Recanatese saranno liberi sul mercato. E con un settore giovanile che da mesi era sotto l'osservazione di club di categorie superiori vedremo tanti giallorossi passare a club prestigiosi. Per non dire dei giocatori della prima squadra già nelle mire di altre società da tempi non sospetti.
In pratica il sindaco Pepa si troverebbe nelle mani un titolo sportivo che vale la serie D ma senza dirigenti e con tutte le squadre da costruire.
Manca un mese alla data ultima d'iscrizione.
Un lasso di tempo in cui la missione del primo cittadino dovrà trovare concretezza se non si vorrà cancellare una storia calcistica che ha portato due scudetti in città e due stagioni in serie C.