MACERATA - Presentato ufficialmente la seconda edizione della guida alla ristorazione del territorio maceratese “La Provincia a Tavola 2.0”, il progetto di Confartigianato Imprese Macerata dedicato al settore della Ristorazione e Pubblico esercizio.

Promuovere le strutture che fanno ristorazione, facendo conoscere le tipicità del territorio attraverso i prodotti e le prelibatezze della nostra cucina, sia ai turisti che agli stessi abitanti delle zone d’interesse, e nel contempo creare un sistema turistico di qualità. Questo lo scopo della guida, realizzata con il patrocinio della Camera di Commercio e della Provincia di Macerata, che quest’anno raccoglie ben 95 ristoranti divisi in 4 categorie che ne evidenziano le specificità e le offerte: Ristorante, Ristorante-Pizzeria, Agriturismo e Country House, Pub Enoteca e Ristorazione veloce.

In seguito al sisma purtroppo numerose attività sono state costrette a chiudere, e così la diversificazione delle varie zone geografiche presentata nella prima edizione della guida del 2015, ha subìto delle variazioni. Quest’anno infatti, il territorio provinciale è stato ripartito in 3 sezioni, quali zona Mare, zona Collina, zona Montagna; ben 59 delle strutture presenti nella guida risiedono nel cratere e di queste 28 nei comuni più colpiti dal sisma come Pieve Torina, Camerino, Tolentino e San Severino Marche. Una risposta inaspettata ma assai positiva e auspicata per il rilancio del territorio.

Uno sguardo attento, quest’anno, è stato dato alla tradizione con piatti che rappresentano la cultura della nostra terra, locali la cui gestione si tramanda di generazione in generazione e alcune ricette tipiche di alcune zone particolari. Proprio la realizzazione e la redazione di queste ricette sono state affidate a tre chef di altrettanti ristoranti che, dopo il terremoto, hanno dovuto delocalizzare la loro struttura o che hanno comunque resistito nelle difficoltà. Gustosi e tradizionali piatti sono stati presentati da Dino Casoni dello storico locale “Carnevali” di Muccia trasferitosi a Caldarola nell’agriturismo “Villa Ninetta”, Sonja Pontoni de “Il Tesoro” di Caldarola e Renzo Budassi de “Il Nido dell’Aquila” di Monte Cavallo.

Altra importante novità di questa seconda edizione “2.0” è l’introduzione dei QR Code, collegamenti ipertestuali presenti su ogni pagina che permettono agli utenti di collegarsi, attraverso i loro smartphone, direttamente ai siti e ai canali ufficiali delle strutture, per avere ancora più informazioni, prenotare un tavolo o consultare i menù.

Il progetto nato proprio per dare risalto alle peculiarità enogastronomiche e le strutture ricettive della provincia, vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che sono alla ricerca di un buon locale che si contraddistingua per la cucina tipica marchigiana e la ricercatezza degli ambienti. Anche questa edizione, che vanta due grandi partner locali come la Distilleria Varnelli e Oro della Terra, sarà stampata in 20.000 copie e distribuita in modo capillare in tutto il territorio della provincia attraverso uffici del turismo, gli stessi locali aderenti e nelle vari sedi della Nuova Banca delle Marche del Gruppo Ubi Banca.

“Sono circa 150 i locali del territorio provinciale (ristoranti, pub, enoteche, bar) che dal 2015 ad oggi hanno aderito alle nostre varie iniziative, e molte le aziende artigiane dell’agroalimentare a cui è stata data visibilità – afferma Riccardo Golota, Responsabile del settore Ristorazione e Pubblico esercizio di Confartigianato Imprese Macerata. Questa seconda edizione della guida rappresenta l’ennesima tappa del percorso che Confartigianato ha intrapreso per la valorizzazione e la promozione dell’enogastronomia di qualità, delle eccellenze del territorio e delle strutture ricettive dello stesso. Speriamo che anche questa edizione, come la precedente, possa essere utile a tutti coloro che hanno voglia di gustare i sapori della nostra terra, che siano turisti o clientela locale. Uno strumento che fa della cucina e dell’accoglienza elementi essenziali del sistema turistico e del nostro territorio.”

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