ANCONA - Sono dati con il segno più quelli dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona presentati oggi nella sede di Torrette dal direttore generale Michele Caporossi e dal presidente della commissione Sanità, Fabrizio Volpini.
In presenza dei direttori delle strutture interessati ai Trapianti, del Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi e del vicepreside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Andrea Giovagnoni, il direttore Caporossi ha esposto i dati di attività del 1° semestre 2017. In risalto un ospedale vivo che incrementa e potenzia le attività, migliora l’appropriatezza assistenziale rafforzando il suo ruolo all’interno della comunità al servizio dei pazienti e delle loro famiglie. “La scelta strategica della Regione di rilanciare gli investimenti nel servizio sanitario comincia a riscontrare i primi chiari risultati - ha detto Caporossi - Dai dati emerge come gli obiettivi posti a inizio anno siano stati pienamente raggiunti”.
Cresce l’attività di ricovero appropriato con un valore della produzione di quasi il 10% in più rispetto ai cittadini marchigiani oltre alla crescita della mobilità attiva (cittadini residenti fuori regione +7,76%). Le attività chirurgiche fanno riscontrare un aumento generalizzato con punte comprese tra il 30% e il 60% (cardiochirurgia, chirurgia maxillo facciale, plastica e urologia). L’attività di diagnostica per immagini ha fatto riscontrare un aumento del 10,10%. Crescono di oltre il 6% gli accessi al pronto soccorso di Torrette e di oltre il 3% nel pronto soccorso pediatrico. In questo contesto di crescita qualitativa e quantitativa, la nomina dei nuovi direttori di struttura complessa: provenienti dalle ‘Molinette’ di Torino favoriranno grazie alla loro esperienza il potenziamento del programma di trapianti di organo già di ottimo livello. Al tredicesimo anno di attività trapiantologica, infatti, le Marche sono tra i primi 15 centri italiani dando “prova di civiltà per donazioni”. La previsione del numero dei trapianti che verranno effettuati nel 2017 supera i 90 interventi tra fegato e reni, si tratta del dato più alto dall’apertura del Centro trapianti. “Il profilo dei due professionisti – ha concluso il direttore Caporossi – evidenzia il livello qualitativo e il potenziale espresso per una crescita ulteriore nelle discipline specifiche e la capacità, da sempre punto di forza degli Ospedali riuniti, di fare scuola e squadra”.