ANCONA - Il capogruppo UdC Luca Marconi, già presentatore e relatore di maggioranza della legge e del primo piano programma attuativo, interviene sul caso della sentenza del Tar a favore dell’ordinanza del sindaco di Macerata relativa alla limitazione degli orari a sale e apparecchi di gioco.

 «La recente sentenza del Tar Marche sul ricorso contro il provvedimento dell'amministrazione comunale di Macerata, con il quale si disciplina la chiusura delle attività di gioco in alcuni orari, è un'importante conferma della validità della legge regionale sul gioco d’azzardo.

La sentenza quasi esalta il valore della tutela della salute pubblica, così come disciplinato dalla nostra legge regionale, certificando così una delle più significative intenzioni che la norma vuole realizzare, ovvero la limitazione delle attività di gioco quando queste possono danneggiare in maniera significativa la volontà del giocatore, introducendolo nelle perniciose dinamiche della dipendenza patologica dell’azzardo.gioco dazzardo

Dalla sentenza si evince chiaramente la legittimità della norma regionale nella parte in cui include ogni attività di gioco nella tipologia dell’azzardo e consente l’intervento dei sindaci nel limitare, in determinate fasce orarie, l’attività. Con la legge è stato reso legittimo l’intervento di limitazione oraria che già da tempo tanti sindaci nella Marche andavano disponendo, subendo, però, i ricorsi dei gestori del gioco. E’ stata proprio la legge regionale, come nel caso di Macerata, a venie in soccorso alle amministrazioni comunali.

Ora la legge è in piena fase attuativa, essendo stati sbloccati i fondi nazionali che, insieme a quelli già stanziati dalla stessa Regione Marche, portano a 6 milioni gli euro le risorse destinate alla cura degli azzardopatici, alla prevenzione del gioco d’azzardo e alla formazione di quanti debbono spiegare i rischi connessi all’attività di gioco, perpetuata nel tempo in modo acritico e dipendente».