MACERATA - Giro di boa per le audizioni di Musicultura che ha chiuso il secondo week end della maratona musicale live al Teatro della Filarmonica di Macerata con intensi e affollati spettacoli che hanno visto sfidarsi a colpi di note altri 15 artisti.

Ad aprire il sabato d’autore un grande amico di Musicultura il giornalista critico musicale John Vignola di Radio 1 Rai che ha incoraggiato i concorrenti raccontando le storie delle origini di famosi artisti internazionali e di come all’inizio della loro carriera non sono stati affatto apprezzati.

L’ambito riconoscimento della giuria “Un Certain Regard” per la migliore esibizione è andato a Cane sulla Luna un gruppo di giovani cantautori che si dividono tra Terni e Roma, «con l'intento di unire musica, poesia, arte visiva e performativa». La band composta da Nicola Pressi, Leonardo Luciani, Giovanni Natalini e Cristiano Carotti ha proposto a Musicultura i brani “Dateci le brioches” “Col crocefisso in mano” e “Aspetteremo le ferie”.

Dopo una serie di concerti-performance all'interno di rassegne d'arte contemporanea come ApocalypseIs Coming Friday, (C.A.O.S., 2016), Cane sulla Luna ha mutato nel tempo le sue sembianze verso una dimensione cantautoriale. Attualmente la band sta lavorando alla realizzazione del primo disco sotto la direzione artistica di Nicola Pressi, voce, frontman e polistrumentista. «L’obiettivo del Cane – dicono - è di essere sintetico nei suoi racconti, dato che i contenuti si rinnovano ogni giorno»
Grazie all’applausometro, il sistema di voto che registra a suon di applausi e di decibel le preferenze ed il calore degli spettatori, il Premio del pubblico Val Di Chienti, è andato a Regione Trucco, band di Ivrea composta da Umberto d'Alessandro, Andrea Re, Arianna Abate e Massimo Notarpietro.

Il nome Regione Trucco nasce dall’anagramma dei nomi e cognomi dei musicisti del gruppo. Si sono esibiti con “Quelli nel mezzo” riferito alle generazioni, “Soldi soldi soldi” e “Indecentemente” un brano che racconta le difficoltà di un giovane che inizia a fare il musicista. Nel 2017 è uscito il loro primo singolo “Mama don't cry” su Repubblica.it con la partecipazione dei due rappers nigeriani, Israel e Adamu, con cui hanno vinto il primo premio di Amnesty International "Una canzone per Amnesty". La band ha realizzato il suo primo disco, Regione Trucco, con la produzione artistica di Cosmo.

Sul palcoscenico di sabato anche I Beatipaoli il gruppo palermitano già tra i vincitori di Musicultura 2005, composto da Alessandro Mancuso, Anita Vitale, Giulio Barocchieri, Mariano Tarsilla, Emanuele Rinella hanno proposto: “Annimina Annimina”, “Cuntu di lu capu d’’i tunni”, storia della mattanza descritta in una canzone e “Taratangy”. I Beatipaoli si sono formati nel ’99, con l’intento di creare «un suono visionario ed energico che unisce il rock ad un’idea moderna della tradizione popolare siciliana». Annoverano esibizioni con artisti come Agricantus, Bandabardó, Liuf, Davide Van De Sfroos, Claudio Baglioni e Lucio Dalla.

La giovane cantautrice Rebecca Fornelli, 19 anni di Bari accompagnata dalla sua chitarra ha offerto al pubblico “Memorie in un inetto” ritratto di un inetto che accetta la sua inettitudine ed impara ad amarsi, “Candida” un testo al femminile e “Lis10” una sorta di indovinello.

Rebecca Forneli inizia a cantare a soli 11 anni e a 13 suona la chitarra, cosi nasce il suo interesse per la musica cantautorale. Nel 2017 e nel 2018 vince il primo premio del Concorso Internazionale “Musica E Arte - Città di Conversano", aggiudicandosi l’apertura di un concerto di Serena Brancale; arriva prima al“Gran Contest Puglia Style” e vince la registrazione e la produzione di un EP . L’artista si esibisce in acustico su “Canale100 la radio”, e collabora con Gianni Gelao, Adolfo La Volpe e Alessandro Pipino, dei gruppi “L’Escargot” e “Radiodervish”.

Claudia Megrè, di Napoli, si è esibita con “Chi non mente”, “Si e no” un brano sui temi adolescenziali tra il cibo e l’amore e “Vita su Marte” un modo per sdrammatizzare il suo tragicomico stress quotidiano. Claudia Megrè nel 2005 conquista il secondo posto al Festival di Castrocaro, a cui seguono numerosi premi e riconoscimenti canori e cantautorali. Nel 2012 è docente musicale del progetto "Una canzone a Nisida"; nel 2014 partecipa a The Voice, classificandosi tra i finalisti. Nel corso della sua carriera, apre i concerti di numerosi artisti, tra cui i Tiromancino ed Edoardo Bennato, con cui incide nel 2016 Le ragazze fanno grandi sogni. Nel novembre 2018 vince a Sanremo il Premio Fiat Music organizzato da Red Ronnie.

Nella serata di domenica il Premio Un Certain Regard della giuria per la migliore esibizione è andato a Andrea Maffei Spritz Band, la band di Bolzano composta da Andrea Maffei, Marco Gardini, Giorgio Mezzalira, Davide Dalpiaz e Mirco Giocondo. Ispirati dalla migliore tradizione della musica d’autore hanno presentato con testi poetici e profondi i brani: “Il lanciatore di coltelli” ,“Ci precipita l’anno” e “Il coraggio della Sibilla”.

Andrea Maffei Spritz Band già tra i vincitori di Musicultura nel ’96 e nel ’97 quando il Festival si chiamava Premio Città di Recanati, nel 2001 danno vita al progetto Il suonatore Jones, imperniato sulle canzoni di Fabrizio De Andrè, da sempre figura di riferimento del gruppo.

Gli applausi del pubblico hanno decretato la vittoria di Nòe a cui è andato il premio Val Di Chienti. Noemi Cannizzaro classe’88, in arte Nòe, di Agrigento, si è esibita al pianoforte con la canzone: “Come faceva mio papà”, e poi accompagnata dalla sua chitarra “Glitch”, un errore di sistema o anche di cervello.. e ha concluso tra gli applausi del pubblico con “Camomilla”. Diplomata in canto pop e laureata al Dams di Palermo, Nòe ha frequentato il Cet di Mogol. Nel 2014 riceve il primo premio a Musica Controccorente, nel 2015 apre il concerto di Elisa Toffoli, nel 2016 prima classificata a Note d’Autore e vincitrice del Festival Show con il singolo “Non lo so” e nel 2017 partecipa a X Factor . «Sono sempre stata una persona introversa – spiega l’artista - ma con la musica riesco a mettermi a nudo e mostrare chi sono davvero».

Sul palcoscenico del Festival Elena Ruscitto, in arte Lene, di Milano ha offerto al pubblico “Domani è un altro giorno” “Le Ville (Lumiere)” e “Broccoli”.
Già tra i sedici finalisti di Musicultura 2017, Lene nel 2008 vince il concorso per cantautori Hollywood Music Lab, nel 2009 partecipa a XFactor e alle trasmissioni “Quelli che il calcio” e “XFactor il processo”. Nel 2016 esce il suo primo album Ring ed è finalista di Area Sanremo, apre il concerto di Marina Rei e nel 2017 vince a Note d’Autore, il premio “Parole&Dintorni” e il premio per il miglior brano. E’ del 2018 il singolo “Domani è un altro giorno.”

Boco, di Perugia ha proposto con grande creatività i brani: “Ora che sto bene”, “Stasera esco” e “Viceversa” affrontando i temi con prospettive insolite e chiavi di lettura profondi in un mix di rap, sonorita’ trap, indie e pop main stream.

Giacomo Boco studia pianoforte e scrive poesie dall’età di 7 anni e da autodidatta impara a suonare chitarre, basso e percussioni a cui unisce loop station e drum. Riceve il premio per il miglior testo di All Music Italia e il premio mastering presso lo studio L.A. di Los Angeles per il brano dalla sonorità e scrittura più internazionale. Nel 2017 pubblica il singolo “Stasera esco.” Attualmente lavora al suo primo EP in collaborazione con il produttore e songwriter Franco Fraccastoro.

Il cantautore di Casalpusterlendo (Lo) Luciano Nardozza ha presentato con ricchezza melodica e ricerca stilistica “La tua giostra”, “Non è colpa di nessuno” e “Il folle mio librarmi in volo”, tre brani del suo album Di Passaggio, un’indagine sulle fasi emotive di una storia d'amore. Finalista a Capitalent 2017 e vincitore del Festival Villeggendo nel 2018 è sul podio al Varigotti Festival. Nardozza sta lavorando al suo prossimo disco in collaborazione con i musicisti Gianluca Misiti e Piero Monterisi.
Prossimo appuntamento con le audizioni live di Musicultura a Macerata giovedì 28 febbraio con l’attesa partecipazione di Richy Gianco.