JESI/MATERA -  E’ un connubio inscindibile quello tra CEA Estintori e cultura. Fin dai tempi della sua nascita, dal 1967, la passione per la cultura è sempre stata una costante che ha scandito nel tempo la crescita della società di Castenaso, la stessa che ha indotto il fondatore Ermete Amadesi, ad investire nella ricerca di nuovi materiali, una cultura che ha trasferito in ogni aspetto della produzione dei propri estintori e nella progettazione di tutti i servizi.

La stessa passione che oggi anima Patrizia e Rossella Amadesi, alla guida di CEA Estintori, e le porta ad essere forti sostenitrici dell’importanza di una crescente divulgazione della cultura della sicurezza a tutto tondo, promuovendo programmi formativi e percorsi di aggiornamento in tutti gli ambiti CEA; dai Centri di manutenzione che aderiscono a CEA Gruppo Servizi, alla certificazione di servizio conforme ai requisiti della UNI CEI EN 16763, agli addestramenti sempre più aggiornati, con attrezzature all’avanguardia in Europa, studiati per i “Leoni” di CEA Squadra Corse.

In occasione del Meeting 2019 che si terrà dal 25 al 28 aprile, CEA dedicherà un importante tributo alla cultura e all’antincendio, scegliendo come meta la città di Matera, fire3Capitale Europea della Cultura 2019; inaugurando i lavori con il vernissage di una mostra dedicata alla storia dell'antincendio, organizzata dallo studio italo-giapponese Veronesi Namioka, realizzata in collaborazione con il Museo del Fuoco e della Misura di Jesi che ha messo a disposizione di CEA rari reperti storici che racconteranno la nascita e l'evoluzione dei presidi d’incendio, negli spazi dedicati dell’MH Matera Hotel alla presenza dei Centri CEA provenienti da tutta Italia.

Tra gli oggetti esposti si potranno osservare autoprotettori precursori dei dispositivi di protezione individuale, estintori degli anni '20 fino ad esemplari più recenti datati anni '70 provenienti da varie parti del mondo, estintori a cono, tra cui un modello che l'Ingegnere Marco Borocci definisce “il re del museo”: “tutto parte da questo estintore che ho trovato in un giardino con un “collega di passione” Piero Pierpaoli; è da qui che nasce la collezione: l'estintore a cono è un oggetto che mi affascina tantissimo! Nel nostro museo ne avremo 150 esemplari su un totale di 2.000 esposti: quelli militari utilizzati nello sbarco in Normandia, quelli da carro armato; quelli in cuoio, e i primi secchi per il lancio della sabbia. Non mancano le prime pompe per l'acqua attribuite ad inizio '900”. Un percorso, quello del fuoco e della misura di Jesi che richiama l’attività e gli strumenti dei Vigili del Fuoco.

E' sempre l'Ing. Borocci che ci sorprende con il racconto delle origini del primo estintore che si presume risalga al 1790 negli Stati Uniti mentre, tra gli innumerevoli reperti storici, da un angolo, timidamente fa capolino la purpurea Balilla appartenuta ad Enrico Mattei ed appesa ad un punto del soffitto si scorge una bicicletta Antincendio, datata 1923, che sarà presente in mostra al Meeting CEA a fianco alle foto storiche che ritraggono Edmondo Amadesi al comando dei Vigili del fuoco della Caserma di Medicina in provincia di Bologna che fu poi a lui intestata.

Al meeting, interverranno relatori esperti del settore: si parlerà di rischi negli ambienti protetti da impianti di spegnimento, della progettazione e gestione della sicurezza per l'evento di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, del Progetto Green CEA Elco Enervi Liquigas, dei recenti sviluppi sulla protezione passiva, degli aggiornamenti normativi, degli aspetti fiscali e della cultura organizzativa di prevenzione e protezione, alla vigilia della giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro del 28 aprile, giornata che CEA dedica a tutti coloro che sapranno lasciare nel tempo, l’impronta di valori fondamentali per l’uomo: la CULTURA della SICUREZZA, l’amore per la vita.

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