ANCONA - Interrogazione urgente del consigliere regionale rivolta a Presidente della Giunta ed assessore competente. S’intende sapere quali sono i motivi ostativi alla sottoscrizione dei relativi atti e con quale tempistica le strutture diventeranno realmente operative sul territorio

Sono tre i quesiti rivolti a Presidente della Giunta ed assessore competente che figurano nell’interrogazione a risposta orale urgente presentata da Sandro Bisonni e riguardante la gestione dei Cras (Centri recupero animali selvatici).

Il consigliere regionale intende sapere quali sono i motivi ostativi alla stipula delle convenzioni con le associazioni di volontariato individuate per l’affidamento dei centri territoriali, entro quale data si ritiene le stesse convenzioni possano essere firmate e con quale tempistica le strutture diventeranno realmente operative.CRAS

“Risulta quanto mai urgente – sottolinea Bisonni – mettere a regime i Cras territoriali, senza i quali non è possibile garantire l’adeguato soccorso agli animali selvatici che ne hanno necessità. Nonostante siano stati espletati tutti i passaggi istituzionali atti ad individuare le associazioni di volontariato idonee per l’affidamento dei centri, si registrano ritardi nella sottoscrizione delle relative convenzioni”.

Dopo aver preso in esame la normativa di settore, Bisonni ricorda che il Cras Marche è stato costituito attraverso la delibera di Giunta del dicembre 2018 e che nel febbraio del 2019 è stato emanato un avviso pubblico per l’individuazione delle associazioni di volontariato. Un percorso perfezionato con decreto dirigenziale del maggio scorso, nell’ambito del quale sono state indicate le stesse associazioni per ogni centro.

“L’attività dei Cras – conclude Bisonni – è ricompresa in un programma globale di tutela delle specie animali minacciate. L’attività riguarda la cura, l’educazione ambientale, la conduzione di programmi di riproduzione e reintroduzione di specie rare, nonché la raccolta di dati e materiali per la ricerca scientifica. Obiettivi e funzioni importantissimi, previsti a livello comunitario da atti di varia natura. E’ indispensabile, quindi, non accumulare ritardi e renderli al più presto operativi”.