ANCONA - Un milione di euro di incarichi di consulenza affidati a soggetti terzi da Aerdorica s.p.a., società a partecipazione diretta della Regione Marche.

Emergono dal giudizio di parificazione del rendiconto generale dell'esercizio 2018 della Regione presentato dalla sezione regionale di controllo per le Marche della Corte dei Conti.

Su questa vicenda il consigliere Elena Leonardi, capogruppo di Fratelli d'Italia, vuole vederci chiaro e ha presentato un'interrogazione all'assessore competente per chiarire quanto riportato dalla relazione.Elena Leonardi 2

“Sull'importanza strategica dell'infrastruttura aeroportuale siamo tutti d'accordo – ha affermato Elena Leonardi – snodo nevralgico per lo sviluppo turistico, economico, commerciale ed industriale della nostra Regione. Proprio per questo è bene fare chiarezza su quanto emerso dalla Corte dei Conti. Quello che resta critico, infatti, è la gestione che è stata fatta della società Aerdorica, gestore dell'aeroporto, che aveva accumulato circa 40 milioni di euro di debiti tanto che ci sono vicende processuali aperte a riguardo. Lo stesso Consiglio regionale aveva istituito una commissione d'inchiesta per vigilare sulla vicenda di Aerdorica s.p.a., visto che la stessa Regione deteneva circa il 90% delle quote”.

Con l'interrogazione presentata, il capogruppo Leonardi chiede all'assessore competente a quanto ammonta, con precisione, l'importo che la Regione Marche ha corrisposto per l'affidamento di incarichi di consulenza a soggetti terzi, chi sono i destinatari delle consulenze e le materie oggetto del conferimento degli incarichi e se sono stati rispettati i limiti derivanti dal combinato disposto di cui alle specifiche indicazioni e discipline legislative inerenti le società partecipate, così come evidenziato dalla Sezione regionale di controllo nel merito dei conferimenti di incarichi di consulenza per Aerdorica.

Nella parificazione del rendiconto infatti la Corte dei Conti scrive “Infine merita segnalazione il conferimento di incarichi di consulenza a soggetti terzi per circa un milione di euro. La Sezione sollecita a tal proposito la verifica del compiuto rispetto del limite derivante dal combinato disposto di cui all'art.23-ter del decreto legge n.201/2011, all'art.1, commi 471-473 della legge n.147/2013 e all'art.13 del decreto legge n.66/2014”.