PESARO/BARCHI - Il vino marchigiano assume un sapore internazionale. Cantina Fiorini si fa ambasciatrice dell’eccellenza e della genuinità dei vini delle Marche. Carla Fiorini, enologa, alla guida della cantina insieme al marito Paolo, ha presentato le sue etichette al pubblico internazionale dell’evento A taste of Italy with Doctor Wine, che si è svolto a Stoccolma lo scorso 9 settembre.

«Promuovere l’eccellenza del vino marchigiano è da sempre uno dei nostri obiettivi» racconta Carla Fiorini. «Essere invitati a partecipare a questa importante iniziativa è per noi motivo di orgoglio, significa veder riconosciuto il nostro lavoro e il nostro impegno».

Un’occasione unica quella appena conclusa nella capitale svedese, in cui estimatori ed esperti del settore vinicolo hanno potuto conoscere e assaggiare le tipicità enologiche del nostro territorio. Ad accompagnarli in questo percorso, la guida esperta di Marina Thompson curatrice dell’edizione inglese dell’autorevole “Guida Essenziale ai Vini d’Italia” firmata da Daniele Cernilli, conosciuto ai più con lo pseudonimo di Doctor Wine. Insieme a loro, titolari e rappresentanti di alcune selezionate cantine italiane, tra cui Cantina Fiorini.

«Siamo vignaioli da tre generazioni, e per noi è importante rispettare la terra e i suoi frutti. Q1. Carla Fiorini durante la degustazioneuesta vocazione ci accompagna da più di cent’anni, e vogliamo condividerla per promuovere la bontà dei nostri vini» continua.

Al termine della masterclass, è seguita una degustazione che ha permesso ai partecipanti di assaporare alcuni vini di Cantina Fiorini. Insieme a Bartis, Colli Pesaresi Rosso Doc, sono stati presentate due delle etichette della Doc Bianchello del Metauro, che proprio quest’anno celebra i suoi primi cinquant’anni: Tenuta Campioli, Bianchello del Metauro Doc Superiore, e Andy, Bianchello del Metauro Doc Superiore, ‘particolare di vendemmia’.

«30 dei 45 ettari dei nostri vigneti, tutti a conduzione biologica certificata, sono dedicati al biancame» spiega Carla Fiorini. «Noi produciamo tre etichette di bianchello: tutte mettono in luce la cura costante che dedichiamo alle uve, dalla loro raccolta fino al processo di lavorazione. Le peculiarità di ciascun vigneto, le differenti epoche di maturazione e le diverse vinificazioni ci permettono poi di ottenere tre “bianchelli” dalle sfaccettature molto diverse ma tutti di grande spessore qualitativo».

Proprio al biancame, vitigno autoctono a bacca bianca coltivato nell’alveo del fiume Metauro, sono dedicate le tante iniziative che promuovono la Doc marchigiana e a cui Fiorini prende parte insieme ad altre otto cantine produttrici di bianchello grazie al progetto Bianchello d'Autore.

2. La masterclass