ANCONA - Il consigliere regionale dei Verdi pone l’accento sulla situazione di disimpegno automatico Feasr al 31 dicembre 2019. Viene chiesto quali azioni la Regione intenda intraprendere per fronteggiare una situazione che va ad interessare numerose aziende agricole, tra cui quelle che rientrano direttamente nel cratere sismico

Il Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014 – 2020 al centro dell’attenzione del consigliere regionale dei Verdi, Sandro Bisonni, soprattutto in relazione all’avanzamento della risorse disponibili ed alla situazione di disimpegno automatico Feasr al 31 dicembre 2019.

Attraverso un’interrogazione rivolta al competente assessore, si chiede di conoscere quali azioni s’intenda intraprendere per accelerare l’avanzamento delle risorse impegnate, che risulta essere il peggiore fra tutte le regioni italiane. Inoltre, Bisonni chiede delucidazioni sulle eventuali procedure che è previsto siano messe in atto per evitare che la quota Feasr a rischio venga disimpegnata automaticamente il 31 dicembre 2019.Agea 800x533

A sostegno dei quesiti posti nell’interrogazione, Bisonni evidenzia alcuni dati contenuti nel sito dell’AGEA (Agenzia per l’erogazione in agricoltura). “Risulta verificabile – scrive - che il Psr 2014-2020 conta per la Regione Marche di una dotazione finanziaria pari a 697.212.430,43 euro, a fronte di impegno effettivamente sostenuto, dal primo gennaio 2015 al 30 giugno 2019, pari a 146.525.302,25 euro, che in percentuale rappresenta il 21,02% . La percentuale più bassa in assoluto sul territorio italiano. Inoltre, la quota Feasr definita nei Psr e da utilizzare entro il 31 dicembre 2019, quindi a rischio di disimpegno automatico, risulta pari a 22.934.124,91, in base al dato aggiornato al 30 giugno 2019”.

Il consigliere dei Verdi non manca di evidenziare che: “molte aziende ed imprese del settore agricolo e forestale, facendo affidamento sulle risorse finanziarie a loro spettanti, si ritrovano oggi in forte difficoltà economica. Da considerare che larga parte di esse rientrano nel cratere sismico e sono inevitabilmente soggette ad ulteriori difficoltà di natura organizzativa e logistica. Il Governo regionale, che ha sempre dichiarato di essere al fianco delle imprese agricole e forestali, deve intervenire per fronteggiare questa situazione”.