SAN SEVERINO - Ritorno a casa, nella sua San Severino Marche, per Mafalda Minnozzi, straordinaria interprete che da alcuni anni ha esportato in Brasile la musica italiana di cui ne è diventata ambasciatrice conquistando importantissimi riconoscimenti dopo l’acclamazione nei più prestigiosi teatri e jazz club. Proprio al jazz Mafalda dedica la sua ultima fatica che sta uscendo in questo periodo, ovvero “Sensorial”, nuovo album messo insieme con la partecipazione di alcuni grandi nomi della scena musicale newyorchese.
Domani sera (sabato 9 novembre), alle ore 21, l’attesa anteprima al teatro Feronia, luogo simbolo per lei e per il suo lavoro visto che qui l’artista ha presentato gran parte dei suoi album utilizzando il palcoscenico, come farà domani sera, per strepitosi live in vista di nuove tournée internazionali.
Protagonisti dell’evento insieme a Mafalda saranno Paul Ricci, da tempo sua spalla alla chitarra, ma anche Harvie S al contrabbasso, John Di Martino al pianoforte, Victor Jones alla batteria e Amoy Ribas alle percussioni.
L’album “Sensorial”, e il tour che porta lo stesso nome, hanno già registrato un inatteso sold out al Birdland di New York. Dopo San Severino Marche in mini tour italiano dell’artista farà invece tappa a Milano, per il JazzMi, a Roma, dove sarà ospite alla Casa del Jazz, a Spoleto, Padova, in occasione del Padova Jazz, e al festival “Note Nuove”.
Mafalda Minnozzi vanta 25 anni di carriera trascorsi specialmente nelle Americhe, segnati da collaborazioni con Milton Nascimento, Andre Mehmari, Leny Andrade, Paulo Moura, Art Hirahara, Nico Assumpção, Gene Bertoncini, Martinho Da Vila, Toquinho, John Pizzarelli, Jamil Joanes, Rogerio Boccato e Guinga.
Nel progetto “Sensorial - Portraits in Bossa & Jazz” esplode tutta la sua “brasilianità”, con sonorità esotiche ed improvvisazioni dal sapore ancestrale che rileggono la bossa nova legandola al samba e alle sue radici più profonde, in terra di Bahia. Perle di autori come Baden Powell, Chico Buarque, Toninho Horta e Filó Machado, si alternano a composizioni di Antonio Carlos Jobim immortalate dall'immenso João Gilberto, a cui il concerto rende uno speciale omaggio in un crescendo di emozioni.