OSIMO - Grande partecipazione, domenica 10 novembre, all’evento del Comune di Osimo per la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo. Binomio vincente, il sapere di illustri scienziati e l’ironia di Patrizio Roversi. Perché anche divertendosi si può declinare la scienza in termini di opportunità per il territorio.

Cantinone di Osimo gremito, risate, applausi e l’occasione per capire e avvicinare la Scienza, grandi e piccoli. È stata un successo l’iniziativa che l’amministrazione comunale ha voluto organizzare domenica scorsa, per celebrare la Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo, istituita dall’Unesco.

Scienza sommata a divertimento, sapere ad ironia: questa la formula vincente. Per non lasciare indietro nessuno, come recita il tema scelto per il 2019: “Open science, leaving no one behind”.tavolo relatori

“C’è bisogno di cogliere tutte le opportunità per guardare al domani con fiducia – spiega Frida Paolella, consigliera delegata ad OsimoLab, ideatrice e promotrice dell’evento – e ne abbiamo molte, anche in casa. Tanti sono gli studiosi e scienziati marchigiani di prestigio e, con questa Giornata, abbiamo voluto valorizzare il loro contributo, in particolare e quello della Scienza, in generale, perché, anche se può sembrare un tema distante, in realtà ha a che fare con la nostra quotidianità: dall’imprenditoria alle nuove tecnologie, dalla didattica allo sviluppo territoriale e occupazionale. Bisogna essere lungimiranti, avere il coraggio di battere strade nuove e ringrazio il sindaco per il carattere di apertura con cui intende segnare questa amministrazione”.

E proprio dopo i saluti del sindaco, Simone Pugnaloni, si sono alternati gli interventi degli scienziati marchigiani e la simpatia dirompente del noto conduttore Patrizio Roversi, che ha moderato l’incontro, riuscendo a coinvolgere, con complicità e diletto, relatori e platea, nutrita di giovani.

Il Prof. Francesco Tombesi, docente di fisica all’Università di Roma “Tor Vergata”, già copertina della rivista scientifica Nature e collaboratore NASA, ha evidenziato il ruolo della ricerca come esplorazione continua, che spinge ad andare sempre più in profondità nella conoscenza. L’astrofisica Francesca Faedi, unica italiana tra le tre finaliste del premio internazionale “La Donna dell’Anno 2019” e autrice di pubblicazioni con il Premio Nobel per la Fisica 2019, Didier Queloz, ha raccontato la sua esperienza di studiosa e scopritrice di esopianeti e come solo tenacia, determinazione e coraggio di osare le abbiano permesso di rompere i vecchi perimetri ed aprire nuovi orizzonti nel suo campo. Il Prof. Flavio Fusi Pecci, Presidente del Comitato Olimpiadi Italiane di Astronomia e Vice Presidente Società Astronomica Italiana, ha ricordato come risultati e competenze si raggiungano solo con la spinta della curiosità, a partire dalla scuola e sapendo affrontare fatica e divertimento. In coda, la testimonianza imprenditoriale di Self Globe, realtà di Monte San Martino (MC) che, per mission aziendale e attività, guarda ogni giorno agli obiettivi ONU dell’Agenda 2030.

Spazio anche ai più piccoli, con i laboratori interattivi sulla realtà aumentata, allestiti dalla start up Talent, che ha coinvolto oltre 30 bambini da 8 anni in su.

Consegnato, in chiusura – grazie anche al coinvolgimento di Astea – un omaggio con i 17 obiettivi Onu per lo Sviluppo Sostenibile, alle scuole di Osimo che hanno partecipato all’evento: gli Istituti comprensivi Bruno da Osimo, Trillini e C.G. Cesare e l’Istituto Laeng-Meucci.

Sala Cantinonekit omaggio scuole 17OSS

Paolella Roversi scienziati imprenditoreSelfGlobe